Beefheart 7½ / 10 19/09/2011 10:39:10 » Rispondi Buon film, vagamente bergmaniano, sulla modesta natura che ci contraddistingue e che non tarda a palesarsi ogni qualvolta siamo chiamati al confronto allo scoperto. Crescendo disimpariamo a vincere, disimpariamo a perdere, disimpariamo a misurarci; ed essendo tutto ciò terribilmente umano, risulta inevitabilmente buffo, goffo, grottesco. Polanski economizza da fuoriclasse girando il tutto (a parte gli esterni a camera fissa in apertura e chiusura) tra salotto, cucina e bagno di un anonimo appartamento di città, dove i quattro (ed unici) attori protagonisti si dimenano e cimentano in una grande grande prova da applausi, tra dialoghi serrati, mimiche facciali, gestualità e passioni che raggiungono lo spettatore divertendolo.