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CONTAGION (2011) regia di Steven Soderbergh

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marcogiannelli     8 / 10  27/03/2020 20:17:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Contagion è il racconto del COVID-19 prima del COVID-19. Ovviamente non è lo stesso virus con la stessa mortalità ecc, ma è la rappresentazione più vicina (e incredibilmente preventiva) di quello che viviamo nel 2020.
Però ci sono così tante coincidenze che è assurdo non pensarci. E ci vengono date un sacco di informazioni. Informazioni come la modalità di diffusione, lo studio del virus, le stesse preucazioni, l'R-0, periodo di incubazione, letalità e la ricerca del paziente zero, tutte cose che sarebbe utile capire per comprendere come viene affrontata oggi la pandemia.
E questo film prevede anche il comportamento dei politici ("chiudiamo le scuole? E i bambini chi li tiene a casa? Chi lavora?" ecc.), dei media (le fake news), dei medici con i media stessi (la nostra conferenza stampa delle 18 con bollettini mai troppo veritieri su cui la gente ormai è in confusione), il panico nella popolazione.
Iil film non lesina su particolari raccapriccianti e inquietanti e questo instaura nello spettatore un'angoscia incredibile, sia pensando ad oggi, sia effettivamente per quello che vediamo su schermo.
Grande cast, che funziona bene in un film che comunque è corale, e basa tutto su una ricostruzione plausibile di una situazione del genere. Non tutte le storyline funzionano al massimo (Matt Damon e la figlia ad un certo punto interessano pochino e la Cotillard sembra essere in un film di spionaggio, un pò anticlimatico).
Registicamente è abbastanza pulito, probabilmente perché Soderbergh affida a montaggio e sceneggiatura la narrazione così cadenzata e tesa.
La colonna sonora ha qualcosa di carpenteriano e mi ha anche ricordato quella di Uncut Gems (prendetemi per le pinze su questo).
Certo, visto oggi risente del fatto che sia così accurato ed è assurdo che abbia quasi previsto l'imprevedibile. E questo per me alza il voto, perché lo stato emotivo incide nella valutazione dei film, se un film ci lascia qualcosa è apprezzabile. E poi politicamente è ineccepibile la somiglianza con oggi, tanto da farci venire il dubbio che oggi non stiamo vivendo in un Truman Show che prende per esempio proprio il film di Soderbergh.
Chi lo descrive dunque come un banale disaster movie secondo me va lontanissimo da ciò che realmente è oggi e, dopo questo funesto 2020, sarà questo film.