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L'ULTIMO TERRESTRE regia di Gianni Pacinotti

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  29/02/2012 11:28:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tanto per stare in tema "L'ultimo terrestre" appare come un oggetto non identificato nell'ambito della sempre più malconcia e conformista scena cinematografica italiana.
Questo "ufo" potrà non piacere ma personalmente mi spinge a un sottile godimento,una volta tanto ci si svincola dal grigiore rigurgitato spesso dai multiplex italici facendosi carico di idee spericolate e una buona dose di incoscienza nell'esprimerle.
Il fumettista Pacinotti,in arte Gipi,alla sua prima regia mostra dell'estro non comune,per correttezza bisogna ammettere che in alcuni snodi svapori un poco,addizionando dove non occorre e restando in sospeso quando si tratterebbe di calcare la mano sino a incappare in qualche mancanza,comunque tutto ciò non diminuisce i pregi di una metafora sociale convincente sia per contenuti che per forma. Ideali le essenziali scenografie,nel miscuglio tra orrore cementizio e incuria rurale si ergono stranianti sfondi su cui spicca il volto stralunato del protagonista,fisicamente inimitabile,molto bravo nell'affrontare un ruolo contraddistinto da pesanti anomalie caratteriali.Il suo nome è Luca,fa il cameriere al bingo riducendosi a una sopravvivenza in cui eventi e persone gli gravitano attorno senza mai realmente entrare in contatto con lui.Alla fine è l'incarnazione perfetta dell'ultimo terreste,quello che nonostante i problemi provocati da un'infanzia penosa è più umano di tutti i feroci selvaggi che lo attorniano,degne personificazioni di un vivere influenzato dal trittico soldi,sesso,violenza.Luca non si riconosce nella società che lo circonda,divorata da mediocrità e ignoranza ne resta ai margini come atterrito, autoesiliandosi per mezzo di un'anafettività in alcuni casi repressa a forza.
A comprenderlo solo il suo amico d'infanzia Roberto,un emarginato a sua volta in quanto travestito,ed il padre rimasto incatenato alla sua campagna e ai ricordi di un amore da troppo tempo finito.Il crollo dei suoi punti di riferimento comporterà la necessità di prendere finalmente in mano le redini della propria vita, mentre il mondo attorno si rigenera in un repulisti globale o in una nuova esistenza nata dalle ceneri del precedente luridume.Cosa accadrà non è dato sapere ma il sorriso di Luca mostra che non è più tempo di aver paura.