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SOLO PER VENDETTA regia di Roger Donaldson

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Spotify     6 / 10  06/03/2020 06:05:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Thrilleruccio con protagonista l'ormai onnipresente Nicolas Cage.
Non è un film malvagio, certo, finisce presto nel dimenticatoio, però per una serata un po' più spensierata può andare bene.
La storia ha per protagonista un docente di letteratura, Will Gerard, che vive una vita pressoché perfetta. Una sera però, la moglie Laura viene violentata da un tale e finisce all'ospedale in gravi condizioni. Gerard è estremamente turbato per quanto accaduto e mentre è in ospedale a riflettere, viene avvicinato da un tizio che dice di poter eliminare lo stupratore. In cambio Will dovrà eseguire qualche favore in futuro. L'insegnante non sa che fare ma alla fine accetta la proposta dello strano uomo. Come promesso, il violentatore viene fatto fuori, ma di li in poi, la vita di Will diventerà un incubo, in quanto perseguitato da quel misterioso uomo.
Il lavoro di Roger Donaldson tratta, appunto, il tema della vendetta. Il regista ci dice che la vendetta, spesso, altro non è che una fonte di guai, i quali a volte possono diventare davvero grossi. Oltretutto, vendicarsi non serve a farci stare meglio. Inoltre, viene analizzato anche il tema della "giustizia fai da te": anche qui ci viene fatto capire come sia estremamente sbagliato farsi giustizia da soli, anche perché si può poi cadere in un delirio di onnipotenza.


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La caratterizzazione dei personaggi non è malvagia: "Will Gerard" è un soggetto basato sui classici clichè, però è un tipo coraggioso e intraprendente e il suo continuo scappare e cercare contemporaneamente, influenzano positivamente lo spettatore.
Per "Simon" vale più o meno lo stesso discorso fatto per "Will": un soggetto piuttosto standardizzato ma che, da un certo punto in poi, provoca una certa antipatia nell'astante, quindi, tutto sommato, il suo ruolo di cattivo produce qualche frutto.
La figura di Laura non aggiunge e non toglie nulla. Ok, lei è una ragazza grintosa, ma nulla di più.
Il ritmo non è proprio veloce, i 100 minuti di durata si avvertono tutti, però la visione fila piacevole per la maggior parte del tempo. Diciamo che non ci sono mai momenti di noia, al massimo qualche situazione ripetitiva.
Donaldson riesce, in certe sequenze, a creare della discreta suspense, nulla di straordinario, ma quanto basta per non far distrarre l'astante. Niente male anche le scene più movimentate, anche se abbastanza inverosimili. Ma, visivamente, sono sequenze girate e montate bene.
La fotografia dona alla pellicola, a tratti, un'atmosfera pesante, per via dei toni grigio-metallici. Non so quanto tale cosa fosse voluta, ma ha un buon impatto sul lato visivo dell'opera. La scenografia è ben valorizzata.
Il cast se la cava: Cage offre una performance valida. Oramai l'attore di Long Beach è una presenza costante in queste produzioni. Diciamo che il buon Nicolas si limita a svolgere il compito assegnatogli, ma lo fa con quel carattere che, a parer mio, lo ha sempre contraddistinto. Ottime le movenze e non male la recitazione dei dialoghi. Una performance sicuramente non da ricordare, ma che in questo film, non dispiace affatto.
Guy Pearce è autore anche lui di una prova tutto sommato apprezzabile. Riesce a rendersi antipatico quanto basta e questo certamente giova alla sua interpretazione. Magari pecca un po' di mono-espressività.
Tra i difetti maggiori, ci sono una colonna sonora assolutamente anonima, un finale scontatissimo (eccetto per una cosa), si capisce diverso tempo prima che la pellicola terminerà in quel modo.
Poi, c'è una sceneggiatura che non è impeccabile. L'impianto narrativo non ha grossi buchi, però le idee non sono tante e finisce per essere ripetitivo. Non manca neanche qualche situazione inverosimile. Peccato, anche perché l'idea di partenza non era affatto male, però poi il tutto svanisce nei soliti cliché. La stesura dei personaggi è passabile così come i dialoghi, non avvincenti ma per lo meno vivi. Qualche colpo di scena (come quello citato nello spoiler) è ben piazzato.


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Conclusione: un filmetto che non aggiunge e non toglie nulla al panorama thriller degli ultimi anni. La sufficienza c'è ma nulla di più.