ilgiova 7½ / 10 06/09/2012 11:03:53 » Rispondi Dopo anni di film anonimi, Woody torna a proporre qualcosa di davvero "Alleniano". C'è chi dice che questo possa essere considerato il testamento spirituale del regista; io mi sento di prenderlo più con le pinze, ma è indubbio che abbia provato a travasarvi buona parte della sua visione della vita: il "carpe diem", la illusoria deriva mentale verso il passato visto perennemente come periodo migliore di quello attuale e l'amore, unica vera forza sovrannaturale e dagli effetti onirici e conturbanti in un mondo senza dio. Operazione riuscita? A metà. La verità è che Midnight in Paris si ferma più superficialmente di quanto vorrebbe e alla fine il vero punto forte è la bellissima sceneggiatura, con gli inserti artistici/letterari dei vari Hemingway, Faulkner, Picasso, Degas, Monet,... e estetici by Paris. Infine, la mancanza di Woody attore si fa un po' sentire ma è evidente che non avrebbe avuto senso recitare lui stesso il ruolo del protagonista: