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AT THE END OF THE DAY - UN GIORNO SENZA FINE regia di Cosimo Alemà

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  01/12/2011 11:36:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non vi è dubbio,il modello sarà pure di quelli sfruttati a più non posso,la storia della compagnia di amici che giunge in un luogo isolato e incappa in una fine ben poco piacevole è ormai consolidato topos del cinema horror.
Ci sono però alcune cose da puntualizzare in "At the end of the day", le quali elevano questa pellicola al di sopra di quei film fatti con lo stampino.Innanzitutto i ragazzi non sono il solito gruppo di imberbi deficienti pieni di muscoli e collagene ma sprovvisti di cervello.I loro volti non tradizionali, a partire da quello dall'incisiva protagonista,rendono la situazione più verosimile,inoltre a differenza di tanti prodotti di questo filone, in cui non si vede l'ora che i microcefali vengano massacrati ,in questo caso ci si trova a fare il tifo per loro.I personaggi mostrano un certo realismo e permettono un contatto sentito,a tratti suscitano simpatia a differenza dei loro antagonisti veramente spregevoli e disgustosi,forse così intollerabili perché molto simili a criminali di guerra,uomini senza onore e morale di cui gli esempi storici abbondano.
Poi c'è una regia di grande livello,Cosimo Alemà sorprende con uno stile che si fa beffe del vecchiume italico.I suoi movimenti di macchina ben ponderati,le sue inquadrature mai banali riportano un lavoro che si pone quasi fuori dal tempo,reso ancora più interessante da una colonna sonora di eccellente livello.Eliminato il solito rock/metal sparato a cannone si prediligono sonorità essenziali e minacciose che in alcuni frangenti mutano in cacofonie stranianti.
Alemà mostra di padroneggiare il genere e la contaminazione che ne offre attraverso il proprio gusto paga ,magari la sceneggiatura avrebbe avuto bisogno di qualche perfezionamento seppur alla fine sia dettaglio di poco conto dinnanzi ad un racconto che da potenzialmente rischioso, perché molto convenzionale ,si trasforma in qualcosa di visivamente ricco e soprattutto cattivo.Dopo "Shadow" un altro piccolo passo verso il rilancio del cinema italiano di genere ,sapere che è stato distribuito all'estero fa grande piacere.