phemt 8 / 10 04/07/2011 21:19:54 » Rispondi Un Miike più rigoroso del solito, samurai movie dall'impostazione abbastanza classica (non per nulla è un remake), il geniale regista nipponico si adegua alla storia ma la riplasma tra le sue mani e infatti si possono notare un paio di Miikate qua e là (il contro finale per esempio)… In realtà lo stile è facilmente riconoscibile tanto che è possibile fare un parallelo tra questo film e Django e addirittura i due Crows Zero (e qui in un certo senso ci si riallaccia al finale)…
Cast adeguato, un villain caratterizzato in maniera sublime, regia come sempre ad alti livelli, un tocco di ironia e un combattimento di 50 minuti a dir poco notevole per come orchestrato e messo on screen...
Mi fa ridere chi senza capire il finale lo bolla come stupido… Ma ragionarci un pelo su pare brutto?
Shinrouko è un giocatore d'azzardo incallito abituato alla sconfitta… Paradossalmente vince proprio la scommessa più difficile della sua vita invece di morire in battaglia come ogni samurai che si rispetti dovrebbe fare… Ha perso ogni punto di riferimento e vaga senza costrutto! E' qui che ricompare il cacciatore che per tutto il film non ha fatto altro che sminuire i valori e l'aura di superiorità che i samurai si portano appresso… Illeso se ne va dalla sua bella saltellando in mezzo ad un centinaio abbondante di samurai morti quando in realtà lui è lì in mezzo in una pozza di sangue trafitto al collo! Nel sorriso finale di Shinrouko c'è la fine della casta dei Samurai (che da lì a poco verrà sancita anche ufficialmente) per lasciare spazio all'era moderna fatta di banditi e donne invece che di gloria post-mortem…
Magari la mia lettura è sbagliata ma almeno proviamoci a ragionarci su quanto si vede on screen invece di bollare il finale come stupido solo perchè non lo si capisce... Poi magari è una presa per il **** di Miike al pubblico vallo a sapere, di Miike è meglio non fidarsi mai!
Comunque il regista nipponico ha fatto di meglio in carriera e non serviva 13 Assassins per capire quale regista completo, poliedrico e di livello superiore fosse… Di certo è tra i Miike più "classici" che si possano vedere e di certo il passaggio al mainstream sancito ai tempi del primo Crows Zero non ha per nulla intaccato le qualità del regista nipponico! Il film chiaramente è da vedere!