caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA STANZA DEL FIGLIO regia di Nanni Moretti

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Guy Picciotto     6 / 10  06/09/2009 18:33:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi piaceva di più il Moretti sbilenco e irreale di "bianca" o di "sogni d'oro" ma anche quello riflessivo e autobiografico di "caro diario". Non mi sento manco di stroncarlo questo film, che cmq nella sua linearità mortificata si pone in modo leale verso lo spettatore, solo che se voglio vedermi film che trattano questo tipo di struggimento cerco ben altri autori, non Moretti. Moretti ha dato il meglio a mio parere in quei 3 film che ho riportato lassù. Per "la stanza del figlio" cosa c'è da dire? a me ha dato questa impressione: che non sia più il vero Nanni Moretti genuino. Si prende troppo sul serio, la fase intelletualoide (forzatissima) devo dire che la sta percorrendo maluccio, in questo film Moretti è un esempio di come un artista possa degenerare in intellettualismo brado e castrante, Moretti ormai è un grosso uomo-cervello, nonchè una eventuale inclinazione apollinea per molti parvenù dell'industria.
Ma caro il mio Nanni che giri silente alla ricerca di un disco di Brian Eno da far ascoltare ad un cadavere, dovresti sapere che bisogna accettare la nullità di ogni corpo e la mellifluita della carne, la disappartenenza verso ogni donna, ogni figlio (non si è padri di nessuno) verso ogni stato, verso ogni ideale e verso ogni IO. La vita (che è la morte) non è una canzoncina beatlesiana da 3 minuti infarcita di ritornelli, è più simile a "by this river" di Brian Eno appunto. Rprenditi Nanni.