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LE DONNE DEL 6° PIANO regia di Philippe Le Guay

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  22/06/2011 01:49:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Se avessimo anche noi il nostro sesto piano..." (cit.)

Beh se nel cast c'è Carmen Maura, e si parla di donne e Spagna, il riferimento ad Almodovar è palese. Direi che il segreto di questa gradevole commedia sta tutto nell'accostamento (anche cinematografico) di due mondi opposti, due universi paralleli e distanti. Le donnine chiassose e petulanti sembrano uscire dal Pedro d'annata, mentre la coppia borghese, ingessata anche nell'esposizione dei sentimenti, sembra uscìta da un film di Sautet (che all'opposto è la sensibilità fatta persona, questo è un pregio e un paradosso di un certo cinema o della stessa identità francese).
Un film che a dirla tutta si può benissimo fraintendere, come qualcosa che mette a nudo la spocchìa dei francesi davanti ai clichè dei vicini spagnoli, del resto non è facile digerire la descrizione di un universo fatto di Paella, corride, emancipazione femminile, canzonette e fervida religiosità.
Ma il tutto rispecchia una certa epoca (gli anni sessanta), anche se la conversione sociale di Joubert, la sua rivoluzione privata, risulta fin troppo esplicita e immateriale per essere davvero credibile.
E, non a caso, dall'altra parte si tende a generalizzare un desiderio da star-system (il bagno di marmo coi rubinetti dorati), specialmente in un film dove prevale il sogno - non utopia - di un umanesimo bonsai, davanti alla felicità abbiente edulcata dell'argenteria dei ricchi.
Ma il film è fresco e godibile, grazie anche alla verve di un Luchini strepitoso, con le sue goffe espressioni così ardue a liberarsi per raggiungere un contesto dove la libertà prevale su tutto