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PUNTO D'IMPATTO regia di Matthew Chapman

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  17/01/2012 11:08:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un uomo in piedi su un cornicione di un palazzo medita il suicidio,un poliziotto che ha appena scoperto una shockante verità riguardo i suoi cari tenta una disperata mediazione.Sono queste le prime due pedine del dramma imbastito da Matthew Chapman,lontano dalla scene,almeno come regista,dal lontano 1998,anno in cui girò "Urla di mezzanotte".
Con il classico procedimento del flashback vengono ricostruite le loro vite,soprattutto quella del persuasivo Charlie Hunnam,attore poco noto ma dalle indiscutibili qualità che rammenta il suo incontro con i nuovi vicini di casa,una coppia piuttosto stramba,lei inibita e bellissima,lui fanatico seguace della dottrina cristiana.
Film sviluppato benino capace di reggere la tensione sino alla fine,resta qualche dubbio sulla ragionevolezza dell'estremo gesto,tanto che fatta luce sulla vicenda i quesiti del poliziotto (Terrence Howard) coincidono con quelli dello spettatore,inevitabilmente dubbioso sul comportamento dell'uomo che avrebbe potuto tranquillamente agire in modo molto meno drastico.A questo riguardo le risposte evasive suonano deboli,come del resto i discordanti ragionamenti che istigano al contrasto i due protagonisti.Chapman punta in alto,denota un'audace direzione verso riflessioni di non facile approfondimento ma sembra raggiungere lo scopo solo in modo vago e altalenante.
Opportuna la caratterizzazione delle figure in gioco, tra cui Patrick Wilson in versione forse fin troppo accalorata riguardo le proprie convinzioni ma interessante nella sua natura estrema grondante disperazione.Intensa Liv Tyler,per lei recitazione sofferta in sottrazione,sempre bellissima nonostante abiti sciatti e un make-up minimale.
"Punto d'impatto" è un film accettabile pur non possedendo il giusto equilibrio nella trattazione di temi importanti,alcune situazioni danno la sensazione di essere posticce,estremizzate ad hoc per giustificare ogni passo dei protagonisti (a tal proposito si veda il tormentato passato di ognuno di loro),nel complesso però scivola bene senza mostrare magagne o lungaggini irritanti.