albyhfintegrale 5 / 10 07/01/2012 18:17:54 » Rispondi Il film in sè non è male, inteso come svolgimento, ritmo e in quanto a carpire l'attenzione dello spettatore.
Ottimi attori...trama intrigante e basata sulla contrapposizione nelle emozioni dello spettatore nella ricerca in sè di cosa sia giusto o sbagliato nei comportamenti dei protagonisti...ma...
...a parte che se il protagonista diceva subito al poliziotto qual era il problema...della serie "se non mi butto entro mezzogiorno il marito della donna di cui sono amante la ucciderà"...il poliziotto capiva subito tutto come ha fatto alla fine...cioè che il marito era lì di fronte a guardare la scena... ed il film finiva in 5 minuti...
e lasciamo perdere il titolo italiano che con quello in inglese non c'entra niente (la traduzione letterale sarebbe "Il Cornicione", ma si sa....punto d'impatto faceva "più figo"...)
Che poi avevano già dato questo titolo ad un altro film del 1990 (sempre che non c'entrava niente col titolo originale "The Last of the Finest")
tra l'altro....qui...leggi il titolo italiano, guardi l'inizio....e capisci già che alla fine il punto d'impatto sarà con l'asfalto...
detto ciò...quello che non mi è piaciuto è stata soprattutto la morale che invece ad altri piacerà. E ve lo dice uno scettico non praticante... Infatti se questo film da un lato critica giustamente i fondamentalismi religiosi e le loro assurdità, dall'altro vuole che si assuma come assoluta verità quella che è l'uomo ad essere al centro dell'universo e non c'è nessun Dio su cui fare affidamento...anche per giustificare magari delitti fatti in base alla propria religione...
Solo il fatto che il protagonista, Gavin, si uccida per amore di Shana, mi dà l'idea del martirio del protagonista per far in modo....come facevano(fanno) i martiri religiosi per convincere gli altri che quella detta da loro è la verità: morendo per convincere gli altri. Ora qui non è certo Gavin che vuole convincere noi spettatori...lui nel film è morto per salvare la sua amata...ma il regista facendo morire il protagonista, martirizzandolo...vuol convincere noi delle sue idee utilizzando così le stesse armi della religione che tanto denigra. La famiglia del poliziotto riunita alla fine, in cui Hollis cattolico (fino a quel momento?) dice che quella sera non avrebbero ringraziato Dio per la cena...è la conclusione del tutto della serie "come volevasi dimostrare"
Mi sembra cioè che se da un lato la storia dica che gli estremismi religiosi sono negativi, dall'altro insinui che lo sono comunque tutte le religioni e che quanto detto dal protagonista laico e non credente siano la verità a cui....dover credere: ossia che non c'è alcun Dio e che l'uomo vive in base al caso e/o alle proprie scelte. E quando sei morto...sei morto.
Trovo che si sia voluto calcare su certi aspetti della religione accantonandone altri magari positivi solo per poterla denigrare e di fatto dicendo che quello che di positivo fa il religioso lo fa anche il laico....solo che quest'ultimo non ha i difetti del religioso...
La dichiarazione del marito "ho deciso che sono più uno da antico testamento" nonostante il vangelo dica apertamente di non uccidere, di perdonare, ecc.... solo per fare in modo che il fanatico religioso appaia come il "cattivo" ne è l'esempio lampante...oppure i gay il cui orientamento sessuale non è accettato dalla chiesa...che comprano l'acqua santa e non vogliono dire quanto l'hanno pagata...ma scusate da quando si vende l'acqua santa al litro? Al limite sarai tu a fare un'offerta libera, se vuoi, al sacerdote che te la da... Le trovo tutte cose mooooolto tendenziose...
Detto ciò...non mi è piaciuto anche per la morale che vorrebbe il protagonista come l'eroe per un altro motivo...
E' troppo comodo per me parlare del fatto che è la realtà che le coppie si tradiscano...che l'amore è amore e va quindi assecondato ecc.. sarò uno all'antica o un sentimentale alla ennesima potenza (non certo un religioso) ma ritengo la fedeltà e la riconoscenza (in generale! non solo coniugale!) importante e chi la viola non certo giustificabile.....se giustificazioni non ci sono: ed il fanatismo religioso del marito o il fatto di trattare la moglie dall'alto in basso sembrava inizialmente che dessero tali giustificazioni..
Però poi viene fuori che Shana era stata salvata da quello che poi sarebbe diventato suo marito...e quindi nonostante questo nel film sia stato fatto impazzire di dolore per la gelosia (giustificata poi come voleva lui dalla religione)...trovo che l'abbandonarsi all'amore per un altro sia stato un atto di grande egoismo da parte di Shana, visto che se non era per suo marito, lei sarebbe ancora stata a drogarsi, a battere e a farsi picchiare dai clienti violenti.
Detto ciò quindi il film mi ha colpito...certamente: ma non mi è piaciuto
"ma scusate da quando si vende l'acqua santa al litro? Al limite sarai tu a fare un'offerta libera, se vuoi, al sacerdote che te la da... Le trovo tutte cose mooooolto tendenziose..."
guarda che l'acqua santa si vende eccome, da una vita. Si vende addirittura on-line! E' sempre stato così. Quando ero bambino (parliamo di trent'anni fa) mia nonna aveva la madonnina con dentro l'acqua santa. La stessa che vedi in questo link e che puoi acquistare se fai pellegrinaggio in qualche luogo sacro: http://fabristol.wordpress.com/2012/02/06/lacqua-e-santa-e-legale-solo-alla-sorgente/
Ufficialmente sono venduti come "souvenir". Comunque, io di certo non ci trovo niente di strano se un credente l'acquista. Per lui, infatti, quest'acqua ha un valore che, quindi, va rispettato anche da te, anche se per te vale quanto acqua del rubinetto. Io lo dico solo per farti capire che la scena dei due gay che acquistano acqua santa non è una cosa "mooooolto tendenziosa" ma una cosa che non ha nulla di particolarmente esotico rispetto a una foto di Padre Pio sotto il cuscino o a un crocefisso appeso sul muro di ingresso.