...l'idea che lo muta drasticamente dopo poco più di mezz'ora quando si scopre che la porta non si apre sull'uscita, con l'idea del manicomio che si trasforma in una specie di labirinto paranormale, con conseguente oscurità permanente. E' un'idea buona, messa un po' a caso visto che non ha alcuna logica rispetto allo svolgimento della prima mezz'ora, ma è davvero apprezzabile (cioè, io mi sono chiesto: che senso ha una scelta così, alla Silent Hill, in un film del genere? Anche se mi piace. A quel punto però potevano essere di più le trasformazioni, e non solo qualche muro spostato e corridoi allungati, lasciando perdere le manine...). E i pochi minuti della narrazione all'interno dell'infinito corridoio, con conseguente spuntino, angoscianti e realistici. Anche l'idea del ritorno di Matt impazzito non è male.
. Nel complesso si mescolano un po' troppe cose senza apparente connessione, cambiando idea (in meglio o in peggio) su molti aspetti che alla fine risultano confusi e buttati un po' là. A cominciare dagli effetti delle apparizioni, pessimi: in quel modo non si spaventa nemmeno un bambino, e fanno precipitare la tensione creatasi. Quelle bocche aperte e quelle mani non si possono vedere: io le avrei tolte assolutamente. Alcune assurdità di sceneggiatura ci sono, ovviamente, ma non risultano troppo fastidiose o evidenti...
...tipo: visto che fai uno show basato sulla finzione, non potevano far credere che si erano chiusi dentro? La scusa che propone del "più avvincente" non regge, visto che per il loro spettatore sarebbe stato avvicente lo stesso. Oppure: il povero tizio che viene mandato (da solo!!! dopo quello che è successo) a togliere le telecamere... se ne accorgono dopo un'ora che non torna... non potevano guardare nel monitor se le aveva tolte già tutte?. E poi si chiedono "dov'è Matt"... bravi.
Finale che ci può stare, a me non è dispiaciuto, a parte la solita prevedibilità della scena iniziale. In generale qualche punto sopra alla media del genere, per le buone idee alternative che presenta, ma prima mezz'ora un po' lenta, non girato troppo bene, effettacci indegni e banali. Ambiente classico ma sempre convincente. I pazienti dell'ospedale sembrano usciti da un concerto dei Kiss.
Due note: in questi film la gente si addormenta che è un piacere... Dopo poche ore che sono lì e tutto quello che succede intorno già dormono come angioletti (su un pavimento gelido e duro, oltretutto). Ma "Houston abbiamo un problema" non era una battuta che si scriveva da sola? Io l'ho aspettata fino alla fine ;-).