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THE TREE OF LIFE regia di Terrence Malick

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ferro84     9½ / 10  28/05/2011 19:58:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Passati tre giorni sono finamente in grado di esprimere un opinione riguardo questo film. Escludendo pellicole di mero sperimentalismo, The Tree of life è sicuramente il film più difficile che sia passato in sala nell'ultima stagione. Effettivamente in un contesto da multisala, composto in maggioranza da un pubblico non preparato le cui aspettative si limitano al concetto del "passare la serata", quest'ultimo film di Malick risulta essere decisamente insostenibile e in parte il regista non fa nulla per evitare ciò, vista l'estrema lentezza e pesantezza di alcuni passaggi risulta essere innegabile.

Chi scrive non ama in modo particolare il cinema di Terrence Malick, il suo perfezionismo, la monumentalità dei suoi lavori fa si che il suo cinema assuma un alone quasi mistico che nello stesso tempo rende i suoi film distanti, quasi eterei ma non coinvolgenti.

In un contesto prettamente filosofico è innegabile che però questi i difetti diventano veri e propri pregi ed ecco che The Tree of life si erge a vero e proprio capolavoro del cinema contemporaneo.
Quante volte al cospetto della magnificenza del creato ci si siamo trovati a dire "Cosa siamo noi in tutto questo?" oppure se si è religiosi "Cosa siamo noi per D.io che ha creato tutto questo?".

La prima parte del film cerca di dare questa risposta ed è sicuramente il momento in cui la visione di un film diventa ESPERIENZA DI VITA, esperienza artistica, emozionale. Grazie a poche parole, poche domande, Malick riesce a fondere il lutto che vive una famiglia negli anni 50 con la storia dell'universo. La capacità di sintesi narrativa in un contesto unitario è ecomiabile, il rischio di rendere la visione del tutto frammentaria era enorme e solo un vero e proprio genio poteva riuscire in una simile impresa dove TUTTI hanno fallito tranne il grande Kubrick di 2001.

La cura delle immagini utilizzate da Malick è M-A-N-I-A-C-A-L-E, Emmanuel Lubezki lo sostiene in questo estenuante viaggio alla ricerca del creato, del bello, del mistico. Tanto per avere un'idea della ricercatezza si possono riconoscere gli stormi di uccelli che volano abitualmente al tramonto sui parchi dell'Eur di Roma (non so se i romani possono confemare). E' un vero e proprio viaggio intorno al mondo e una vera scoperta della magnificenza del creato, una ricerca del sublime del mondo.

Purtroppo ben presto The Tree of Life si trasforma da film da contenuti filosofici a vero e proprio trattato di teologia e innegabilmente comincia a predere quel fascino di assolutezza che aveva sposando un'impostazione trascendentale cristiana che ahimè fa si che possa diventare discutibile in alcuni passaggi.
L'incipit rende da subito chiaro quale sarà lo scopo , forse perdere i primi due minuti del film avrebbe reso il tutto più interessante e aperto a varie interpretazioni cosa che è evidente che il regista non voleva.
Ad ogni modo qui c'è il coraggio di affrontare la tematica del male, del perchè esiste e di toccare tutti quegli argomenti più contraddittori e delicati con cui prima o poi un religioso deve fare i conti.

Verso il finale è innegabile che Malick si lascia prendere la mano da un eccesso di manierismo francamente evitabile, così come forse il ruolo degli attori risulta essere sacrificato al cospetto di tanta imponenza visiva.

In conclusione The Tree of Life è il film dell'anno, un capolavoro assoluto
LO SCONSIGLIO VIVIAMENTE.
peter-ray  04/06/2011 01:55:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so se era proprio L'Eur ma di stormi del genere se ne vedono spesso.
Confermo invece il Parco dei Mostri a Bomarzo :)

La fotografia di tutto il è a dir poco sublime.