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TERRA LONTANA regia di Anthony Mann

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stratoZ     8 / 10  02/09/2023 19:08:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Quattro su quattro per l’accoppiata Mann-Stewart, “Far Country” è uno dei prodotti meglio riusciti del regista, un western ad alto tasso di epicità, commovente, eroico e idealistico, un’epopea coinvolgente e sentitissima.

La qualità principale dell’opera è quella di riuscire a mischiare oltre alla base western una grossa quantità di generi senza che nessuno stoni al suo interno, anzi Mann è abilissimo ad amalgamarli coerentemente nella trama e far coesistere egregiamente valori socioidealistici con drammi privati a sfondo d’amicizia e sentimentale.
“Far country” è questo, oltre l’avventura, tema principale della prima parte di film, fonde al suo interno: melodramma sentimentale, rappresentato dalla sottotrama del rapporto tra Jeff e Ronda - e in parte anche dalla figura di Renee -; buddy movie, come si può vedere nel profondo rapporto d’amicizia tra Jeff e Ben, rapporto che porta anche il film a prendere una piega di revenge movie verso la fine, per motivi abbastanza ovvi. Il tutto stilisticamente è incorniciato da una messa in scena tipica del melodramma del periodo, colonna sonora compresa.

Ma non finisce qui, è un film anche dai forti risvolti idealistici e se vogliamo anche un po’ di denuncia, a partire dalla rappresentazione di un sistema legale all’antitesi del concetto di giustizia, molto sommario, coercitivo e sempre pronto a sfruttare a proprio vantaggio la posizione di potere che tiene. Il personaggio di Gannon, terribile antagonista del film, assieme ai suoi scagnozzi, racchiude tutto questo, oltre ad essere un rappresentante perfetto dell’altra grande tematica che Mann tratta nei suoi western, ovvero l’avidità umana, qui più spietato che mai e senza scrupoli, lo sceriffo Gannon riesce ad essere un antagonista con i controfiocchi, odioso e apparentemente invincibile per il suo cinismo e una coscienza inesistente.

Il film, oltre ad un impianto scenografico superbo, mostra una costante crescita del pathos col passare del minutaggio, le scaramucce - si fa per dire - del primo atto vanno via via crescendo col procedere della trama coinvolgendo sempre di più lo spettatore in un gioco sempre più divisivo tra le fazioni in cui viene messa in luce una crescente avidità nei cattivi - qui etichettatissimi come cattivi vi è una linea di demarcazione nettissima - e un senso di speranza e giustizia nel popolo.