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LATE BLOOMER regia di Go Shibata

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Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89     7½ / 10  30/05/2011 20:19:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Veramente bella questa seconda opera di Shibata anche se non me la sento di definirla un capolavoro come il mio collega qui sotto ^^.
SE per una buona meta' del film lo spettatore è in perfetta empatia con il protagonista Sumida ( un disabile mentale capace di esprimersi solo attraverso l'ausilio di una specie di ''grillo parlante'' ,insomma il giochino che ripete le parole che scrivi che usavamo tutti da bambini ) ad un certo punto il suo comportamento efferato esce da ogni logica e comprensibilita' per noi ''normali'' e quindi perso quel senso di empatia la pellicola finisce col non coinvolgere come dovrebbe ( almeno x me è stato cosi ).
E'un film interessante comunque che ci fa immedesimare nel protagonista, che in questo caso come gia' detto è un disabile ma che a mio avviso puo' simboleggiare una qualsiasi persona che si sente inferiore al resto delle persone che lo circondano e che cerca in tutti i modi di emergere ma che inevitabilmente è destinato a fallire. Sumida E' il grido disperato dei deboli che vivono una tragedia esistenziale e invidiano quelli a cui invece è sempre andato tutto bene, di coloro che non credono piu' in niente perche' il loro destino è gia segnato in modo indelebile : essere degli outsider o nel migliore ( peggiore ? ) dei casi una mascotte, un individuo da aiutare x tenerezza o x compassione. Ed è a quel punto che sale in cattedra il lato oscuro di SUmida, quello del serial killer spietato che decide di far piazza pulita di tutti i cosi detti normali , proprio perche' non ha altre armi x ''combatterli ''alla pari. Finale ( mi riferisco alla scena dopo i titoli di coda ) che lascia spazio a varie interpretazioni.
Sicuramente un film disperato che fa riflettere tantissimo senza mai cadere nel banale o nella retorica ma lo stile registico cyberpunk lo rende a tratti troppo nervoso e ''sporco'', manca delle caratteristiche pause e silenzi classici della gran parte delle produzioni orientali e questa volte secondo me è un difetto, e in quest ottica mi sarebbe piaciuto vedere cosa ne sarebbe stato di questo film in mano ad un regista + profondo e introspettivo come Koreeda o Kim ki duk.

p.s _ colonne sonore MERAVIGLIOSE !