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IL CAMPO regia di Jim Sheridan

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  21/03/2014 11:10:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lavoro giovanile di Jim Sheridan reduce dal successo ottenuto con "Il mio piede sinistro". Tutto ruota attorno alla proprietà di un campo messo all'asta pubblica. Bull McCabe, rozzo ed ostinato agricoltore della zona, sente suo di diritto l'appezzamento di terra, considerato che la propria famiglia se ne prende cura da generazioni con ottimi risultati.
La limitata disponibilità economica dell'uomo però è un grosso problema, considerato che nel villaggio è apparso un facoltoso "yankee" ostinato a concludere la transazione a proprio favore. Sheridan porta alla luce lo scontro tra una realtà ancestrale messa a repentaglio dall'avanzare della modernità, lascia trasparire insofferenza verso l'arrogante potere del denaro e "l'invasione" straniera (con il ricordo dell'oppressione inglese rimarcato più volte), per contro non nasconde l'ossessione di un uomo maniacalmente attaccato alla terra, tanto da preferirla agli affetti che lo circondano.
E qui subentra un passato mai rimosso e molto doloroso, base inconscia per un dramma rurale punteggiato dal crescendo tracimante in un'ostinazione indirizzata alla tragedia.
Il soggetto non è sempre incisivo come dovrebbe e la personalità dell'anziano protagonista è affrontata in maniera non impeccabile. E' come se mancasse qualche tassello per rendere completo questo quadro agreste comunque cesellato pregevolmente sui panorami naturali d'Irlanda.
Le prove di Richard Harris e di John Hurt (questi nei panni dello scemo del villaggio) sono notevolissime, sull'imbalsamato andante Sean Bean e Tom Berenger, mentre le figure femminili sono sfruttate pochino.