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DRIVE (2011) regia di Nicolas Winding Refn

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Woodman     3 / 10  29/07/2014 00:56:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Orrido esercizio di stile meramente concentrato su di un manierismo vuoto che ruota su se stesso e si avvita, impiccandosi.

Chiavica pura, senza mezzi termini, per un regista imbarazzante che prosegue la sua ricerca del nulla totale mascheratosi da santone del pulp europeo. Oceaniche stron.zate orecchiate e rimaneggiate in funzione di un'estetica fasulla e plastificata, come se non bastasse pure soppressa da una musica orripilante e da una schiera di volti sprecati. Gosling fa vomitare.

Una violenza compiaciutissima fa da padrona in questo scempio, i patiti adepti del culto Refniano hanno eiaculato a profusione, hanno preso e mangiato a più non posso, intossicandosi e soffocandosi con questa fine carta straccia dipinta per la strenna delle occasioni speciali, hanno risposto a piena voce dando un suono al loro godimento perverso.

Finto cinema che nasce morto e pretende di vivere grazie ai pecoroni beoti e vidioti filorefniani, vittime ingenue e autori della santificazione della m.erda, aspirapolvere di carne altresì noti come cinefili nocturniani, giustificatori più hegeliani di Hegel, maestri luminari esponenti della raffinata e complessa tecnica del pelo nell'uovo, esaltati seguaci di esaltati ignoranti. State fermi a guardar le masturbazioni pressapochiste di un cialtrone, l'autoerotismo di un narcisista, il colmo.

Un giorno capirete che state applaudendo l'inconsistenza più estrema.
Filman  29/07/2014 01:35:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Leggendo qua è là mi sono trovato d'accordo con diversi tuoi commenti. Questo, invece, mi sembra, eufemisticamente parlando, esagerato, e te lo dice uno che considera Drive sopravvalutato e non un capolavoro come molti dicono.
Refn non è merd@, lo stesso Drive non è merd@.
Ma per carità, i gusti son gusti, ma nel modo più assoluto, non capisco questo tuo commento.... Cioè, parlare di vuoto assoluto, estetica fasulla e plastificata, carta straccia dipinta.... Mi potevo aspettare questo commento nei riguardi di un film Refniano ermetico e criptico come quasi tutto il resto della sua filmografia (in fondo sono film che non piacciono al 75% degli spettatori), ma nei confronti di Drive....
Cioè, cos'è Drive se non un film Hollywoodianamente atipico? Cosa c'è che non va in questo film? E' tutto assolutamente normale. E' un thriller, un noir metropolitano, è ben diretto, ha una storia comune nel suo genere ma trattata con cupezza e concretezza. La mano di Refn si avverte ma il suo stile non è minimamente presente.
Se consideri questo film una "masturbazione pressapochista di un cialtrone, l'autoerotismo di un narcisista", allora devo presumere che per film come Vahlalla Rising, Only God Forgives e Bronson (così così il primo, decisamente buono il secondo, capolavoro il terzo) ti potrebbe partire l'embolo scrivendo i più impossibili aggettivi.
Bà.......
Woodman  29/07/2014 01:56:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per Bronson altro che embolo.... l'ho pure commentato infatti.
Qui il problema non è l'ermetismo, io amo l'ermetismo, lo amo profondamente. Lo amo nella poesia, dove il termine è stato coniato, e lo amo nel resto delle arti, tant'è che è un termine che usavo fin troppo spesso.
Ma adesso, con tutto il bene del mondo... Dire che Refn è ERMETICO mi pare una c.agata eccessiva. Molto più eccessiva del mio commento, fidati...
Prendi Haneke: QUELLO è ermetismo, quello è Cinema, quello è sentire il Cinema, farlo, viverlo, applicare la propria personale visione delle cose, fin dove possibile, in questo canale di scarico di tutte le arti.
Non mi sono accanito semplicemente su Drive, ma su Refn in generale, e sui suoi fanatici, ultraesagerati blasfemi che si ostinano a considerarlo uno dei più grandi registi viventi. Non è che il suo Cinema (ohi ohi che mi tocca sparare..) sia invedibile (dai, lo penso davvero)... Solo che è tremendamente fasullo, non nel senso che il fasullo è voluto oppure che è una deformazione generata da me nel fraintendere quello che tu, esagerando non poco e sopravvalutandolo altrettanto, definisci "ermetismo". No no, quello è fasullo nel senso che è il peggio del manierismo inteso oggi, alla post-tarantino, categoria di registi a me indigesta.

"Ha una storia comune": mi sono forse lamentato della storia? Quando mai?
Fosse quello l'unico problema, io manco ci pensavo.
Refn è, sinceramente, il tipico innamorato di se stesso che non ha le basi giuste per mettere insieme dogmi europei, stile tarantiniano e grandiosità orchestrale scorsesiana. Non è sufficientemente colto, non è sufficientemente sensibile, e tutti lo idolatrano perchè oggi sopravvivono sempre più cinefili e meno amanti del Cinema.
E le cose, oggi almeno, sono ben scisse.

E io non lo sopporto, francamente, tutto questo mitizzare un tizio che invece dovrebbe avere più tempo per meditare e studiare per bene DAVVERO e sfornare film con più calma...Sono convinto, ti assicuro, che potrebbero uscirgli fuori capolavori. Ma queste di ora son sciocchezzuole. Niente più. Sì, masturbazioncelle rivolte a se stesso. L'orrore.
Invece di tutto questo successo e questo seguito che evidentemente lo hanno fatto montare a dismisura, sempre più, sempre più velleitario, sempre più inconsistente e vacuo, sempre più inutilmente certosino ed estetizzante, dovrebbe pensare a cosa fare di davvero nuovo.
Finora io ho visto solo robetta. Vale uno sputo, che è già qualcosa.
Woodman  29/07/2014 01:56:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per Bronson altro che embolo.... l'ho pure commentato infatti.
Qui il problema non è l'ermetismo, io amo l'ermetismo, lo amo profondamente. Lo amo nella poesia, dove il termine è stato coniato, e lo amo nel resto delle arti, tant'è che è un termine che usavo fin troppo spesso.
Ma adesso, con tutto il bene del mondo... Dire che Refn è ERMETICO mi pare una c.agata eccessiva. Molto più eccessiva del mio commento, fidati...
Prendi Haneke: QUELLO è ermetismo, quello è Cinema, quello è sentire il Cinema, farlo, viverlo, applicare la propria personale visione delle cose, fin dove possibile, in questo canale di scarico di tutte le arti.
Non mi sono accanito semplicemente su Drive, ma su Refn in generale, e sui suoi fanatici, ultraesagerati blasfemi che si ostinano a considerarlo uno dei più grandi registi viventi. Non è che il suo Cinema (ohi ohi che mi tocca sparare..) sia invedibile (dai, lo penso davvero)... Solo che è tremendamente fasullo, non nel senso che il fasullo è voluto oppure che è una deformazione generata da me nel fraintendere quello che tu, esagerando non poco e sopravvalutandolo altrettanto, definisci "ermetismo". No no, quello è fasullo nel senso che è il peggio del manierismo inteso oggi, alla post-tarantino, categoria di registi a me indigesta.

"Ha una storia comune": mi sono forse lamentato della storia? Quando mai?
Fosse quello l'unico problema, io manco ci pensavo.
Refn è, sinceramente, il tipico innamorato di se stesso che non ha le basi giuste per mettere insieme dogmi europei, stile tarantiniano e grandiosità orchestrale scorsesiana. Non è sufficientemente colto, non è sufficientemente sensibile, e tutti lo idolatrano perchè oggi sopravvivono sempre più cinefili e meno amanti del Cinema.
E le cose, oggi almeno, sono ben scisse.

E io non lo sopporto, francamente, tutto questo mitizzare un tizio che invece dovrebbe avere più tempo per meditare e studiare per bene DAVVERO e sfornare film con più calma...Sono convinto, ti assicuro, che potrebbero uscirgli fuori capolavori. Ma queste di ora son sciocchezzuole. Niente più. Sì, masturbazioncelle rivolte a se stesso. L'orrore.
Invece di tutto questo successo e questo seguito che evidentemente lo hanno fatto montare a dismisura, sempre più, sempre più velleitario, sempre più inconsistente e vacuo, sempre più inutilmente certosino ed estetizzante, dovrebbe pensare a cosa fare di davvero nuovo.
Finora io ho visto solo robetta. Vale uno sputo, che è già qualcosa.

Filman  29/07/2014 13:52:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel cinema, il termine "ermetico" è un termine vago perché, appunto, improprio del cinema, ed è usato per definire tutto ciò che riguarda immagini e trame criptiche, e che sia 2001 o Mullholand Drive di Lynch, rimane cinema ermetico. Refn fa cinema ermetico.
Detta questa premessa, ne dico un'altra.
Io non sono un fanatico di Refn e non sono un amante di Drive, e mi ritengo sia cinefilo che amante del Cinema. Quindi, sfogato nel tuo commento, non c'è bisogno di ripeterti, perché non sono il soggetto che tu critichi.
Io ci vedo poco Tarantino, e dire che quello di Refn è uno stile fasullo mi sembra esageratissimo, in quanto i suoi film li distingui tra mille della stessa categoria ad un miglio di distanza. Narcisista? Sì, e aggiungerei anche egocentrico (che è una fonte d'ispirazione diretta per le sue tematiche) e presuntuoso.
Ma è oggettivamente uno dei migliori registi all'orizzonte e uno dei più promettenti. La bravura ce l'ha, lo stile ancora di più. Di sbagliato non ha nulla. L'unica cosa che gli chiederei sarebbe quella di sfoltire la sua filmografia e variegarla. Insomma, tutto questo cripticismo renderà monotono il suo stile prima o poi.

Drive è un film bellissimo. Potrà anche avere un soggetto poco brillante e potrà anche non essere equilibrato nei contenuti ma la sua forma estetico-artistica basta e avanza per renderlo un grande noir e una pellicola di prezioso valore, e di questi tempi ce ne sarebbe più bisogno di pellicole così. Se poi a te non piace...
Bronson è un capolavoro perché nel suo modo di affrontare il genere biografico utilizza un'introspezione psicologica tanto originale quanto geniale, senza contare la grandissima messinscena, dall'atmosfera (volutamente) opprimente e nauseante, assolutamente riuscita. Se poi a te non piace, sono altri discorsi...
Woodman  29/07/2014 21:27:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sí ma mica ce l' avevo con te, perchè tanta insistenza?
Il termine "oggettivo" é quantomai obsoleto, nulla é oggettivo, nel Cinema l'oggettivitá é riferibile solo ai grandi del passato, coloro che di fatto hanno coniato il modo, e parlo degli antipodi, delle basi.
Quello che si vede oggi è interessante proprio perché e quanto di meno oggettivo ci sia, quindi prima di dire "oggettivo" fai passare almeno 50 anni, via.

Nemmeno gli stili sono poi così certi, definiti, ma, ammesso che tu sia uno che abbia le competenze tali da poter scrivere un dizionario di cinema - cosa che presumo non valga ne per te e che di certo non vale per me - ci penserei su dieci volte prima di usare con tale sicurezza certi termini, ma vabbè... Pazienza.
Difatti l'oggettività in Refn proprio non c'è, anzi, direi che nel caso ci fosse svanirebbe in un lampo per tutte le ragioni che ho ampiamente sviscerato prima.
E, guarda un po', nemmeno le mie opinioni, per quanto io ci creda con forza, sono oggettive. Manco per scherzo.
Appunto non mi è piaciuto niente in Refn, quella che tu chiami profondità è francamente una barzelletta, io ho espresso tutto il mio disappunto, se poi tu lo hai trovato esagerato non avresti nemmeno dovuto rispondere.
Probabilmente a te piace vedere certe cose in modo semplice, ma perdonami se ti dico che secondo me il cinema può e deve arrivare molto più in alto di questo parruccone.
Il cinema è troppo importante perché ci paciughino i Refn.

Sono sempre opinioni.



Filman  29/07/2014 22:40:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Probabilmente abbiamo diversa opinione sui termini "Capolavoro" e "Oggettivo".
Quando un film è oggettivamente bello, lo si riconosce a prescindere. Che piaccia o meno insomma.
"Jaws" (Lo Squalo), è un film che per me vale meno di 0, seguendo i miei gusti personali. Ma l'unica cosa da fare in certe occasioni è solo riconoscere il valore Oggettivo della pellicola, e dunque che esso sia un Capolavoro.
Non credo che per affermare Lo Squalo un Capolavoro siano dovuti passare 50 anni (sono passati?), così come non c'è bisogno di far passare altri 30 anni per definire Pulp Fiction un Capolavoro.
Forse il concetto dell'innovazione affermativa può distinguere i Capolavori Assoluti del Cinema da quelli che mi piace definire Capolavori minori o di genere, ovvero Capolavori che, nel bene o nel male, non hanno contribuito alla vera evoluzione del cinema. Per questo si distinguono Capolavori (assoluti) del calibro di 2001: Odissea nello Spazio o Il Padrino da Capolavori (minori) come Memento o Brokeback Mountain.
Ma, innovazione a parte, un Capolavoro si distingue con Oggettività per fondate e differenziate originalità e genialità. E per questi due valori non c'è bisogno di aver scritto un dizionario sul cinema o aver fatto passare 50 anni: c'è solo bisogno di un po' di coerenza, un briciolo di cultura fondamentale e conoscenza dell'argomento, buon senso e sale in zucca.
Bronson è Oggettivamente un film biografico assolutamente originale e geniale. A prescindere dai miei gusti (preferisco molto altro).

Ritornando a Refn.
Non ti piace? Ok, ma da qui ad affermare che è un cinema farlocco ce ne passa (ma ripeto.... PERCHE'? *****, Drive è il film più sobrio e abbordabile al contempo degli ultimi anni!!! Ba... Lo accettano pure i detrattori del cinema ermetico, e conseguentemente di Refn, dell'ultima ora... Ba). E non capisco perché denigrare un regista che ha stile e poetica a palate, a volte utilizzati in modo fine a se stesso (vedasi Valhalla Rising), ma decisamente di qualità.
A sto punto accontentiamoci dei vari Bay, Snyder e quant'altro, e lo so che è una frase fatta e stravagante, ma è la verità! I registi con le paIIe, coraggio e generosità ce ne stanno troppi pochi, direi! Ad averne di più, di Refn.....
Woodman  29/07/2014 23:09:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma insisti?
Caschi malissimo.
Adesso potrei imbarcarmi su un discorso pseudo esistenzialista di stampo pateticamente analitico.
Forse non ti sei reso conto che trovo le tue opinioni lecite, per quanto nella maniera più totale e assoluta non le condivida personalmente.
Forse pensi che non abbia colto, dato che insisti con un blabla monotono ripetitivo in cui esponi sempre la medesima cosa.
Ti informo che avevo capito molto tempo fa. Non c'è bisogno di insistere cosí. Dove vorresti arrivare? Ad insegnarmi cose che so già?
Le opinioni delle persone sono mutabili e cambiano di continuo. Per quanto assolutamente improbabile e quasi impossibile, nulla esclude che
fra quegli stessi 50 anni "Il padrino" potrebbe essere ridimensionato notevolmente.
Già se mi nominavi Griffith o Ejzenstein poteva starci, insomma si parla della nascita del linguaggio. Lì la tua amata oggettività esiste eccome. Ma vuoi mettere? La mia considerazione generale del Cinema è alquanto schopenaueriana. Si parla di uomini e opere create da uomini, di relativismo assoluto. Le mie opinioni cambiano di continuo, lo percepisco benissimo, man mano che accrescono le esperienze e non solo.. La mia visione è decisamente personale, e so che potrebbe considerarsi profana.
Poi certamente è più facile dinanzi a un prodotto BASSO e dichiaratosi tale stimare il suo valore oggettivo, per cafità, non c'è certo bisogno di aprire discussioni enormi e pluridirezionali su Vanzina, Ruffini etc.
Rispetto la tua visione, pur col livore che emerge dalle mie frasi, molto più di parte e meno assolute di quanto possa sembrare, ma ti invito a riflettere anche sulla validità della mia.
Con un approccio diverso questa discussione potrebbe tramutarsi in un confronto interessante. Basta che non assolutizzi così le tue opinioni. Non con me.

Filman  29/07/2014 23:40:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premessa:
Perché assolutizzare? Adoro film che sono oggettivamente buoni film e basta, e allora? Odio anche diversi capolavori se è per questo... Non volevo dare l'impressione di uno che pensa che i suoi gusti siano "assoluti". Se ho dato tale impressione mi scuso.... Il mio era un concetto semplicemente basato su considerazioni giuste ed eque che bisognerebbe dare a qualunque forma d'arte IMHO e nulla più...

Detto questo, il discorso del "capolavoro o meno" era per dire che Bronson ha grandi qualità per un determinato motivo. Non volevo certo insegnarti roba che so che sai :)
Volevo solo ampliare il contesto, avendo paura di non essere compreso...

La tua visione non è profana, nel modo più assoluto. Film come Vahlalla Rising sono difficilmente digeribili, e pressoché indecifrabili. E secondo me questo approccio eccessivo di Refn è un difetto che spero curerà in futuro. Si è avvicinato allo stesso errore di VR con Only God Forgives, che, sì, in parte è un esercizio di stile, ma si dimostra più quadrato e il risultato è positivo.
Quali film di Refn hai visto? Cosa ne pensi?
Woodman  30/07/2014 11:18:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E invece ho capito e continuo a capirti benissimo ;)
Sì, diciamo che VR è proprio indecifrabile, ma nel senso più negativo.. Un film puó tranquillamente, a parer mio, rendersi indecifrabile con peró una sostanza notevole nelle fondamenta e la consapevolezza di esserlo.
VR è probabilmente tutto l'opposto, ma mi ero ripromesso di vederlo un'ulteriore volta, giusto per dare conferma al mio disprezzo..
Invece con PUSHER, di cui ho visto solo il primo capitolo, siamo a quanto pare nei pressi del capolavoro... Mah, ti diró.. Se fossimo ancora al punto in cui Refn sfornó Pusher starei qua a scalpitare in attesa di un decollo. Perchè no, non è affatto un capolavoro come in tanti sostengono, ma indubbiamente è stato un notevole e promettente filmetto. Peccato che, secondo me, non si sia più ripreso dall'innamoramento di se stesso..
Posso benissimo intendere quel che dici per Bronson, perchè di fatto è uno dei molteplici e indubbiamente più ampi modi di vederlo. A me, sì, ha disgustato parecchio.. Ed anche quello.. Un terzetto di visioni del tutto inutili e sempre più nocive.. L'uso e la personalizzazione della tecnica dono indispensabili ma.. Sfoggiarle con siffatta ostentazione corrisponde al rischio di privare di un'anima la propria opera.. E l'eccezione a questo pare sia stata proprio Solo Dio perdona, che ho interrotto e non perchè mi facesse schifo, stranamente.. Prima o poi lo termineró. Intanto posso dire che mi aveva preso abbastanza.. Cosa che ovviamente non ne determina la qualità neanche lontanamente.
Invece quello con Turturro, Fear X, no? Ecco quello era proprio un orrore. Il peggio velleitario del Refn.

Io costui non l'ho dato ancora per morto, ma penso, detto con più semplicità, che abbia ancora molte cose da imparare e che prima di dar sfoggio di vezzi e ostentazioni inconvludenti, innecessarie, quantomai estetizzanti e chi più ne ha più ne metta, debba andare a fondo in ambiti che non siano solo IL CINEMA. Deve orientarsi altrove, immettere più sapere, conferire finalmente una sostanza e un'altezza vere e palpabili ai suoi film d'aria fritta. E qui potrei pure allacciarmi al tuo discorso sulla monotonia, che non posso non condividere..
Detto ció, nonostante l'odio e il veleno che quest'individuo altezzoso e pretenziosissimo mi sta iniettando, continuo a sperare nel salto di qualità.. Il più lontano possibile magari, perchè anche la prolificità puó rivelarsi una corda da impiccagione (si vedano Allen o, soprattutto, Miike).. E nel frattempo potrebbe mettersi sotto con qualche bello studio approfondito e poi sorprendere tutti.. Io ci spero.
Direi che ormai di involucri visivi e tamarri fraintesi da gran parte del pubblico e spacciati per (scandalo!) capolavori ASSOLUTI ne abbiamo a sufficienza, anzi, in abbondanza..
Filman  30/07/2014 13:59:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo quando dici che VR è indecifrabile nel senso negativo. Il film affronta una storia semplice, personaggi semplici, presupposti semplici, in modo espressivo e fine a sé stesso. Il risultato è un film così così, che campa grazie ad atmosfere e ad una regia decisamente buone.
Tuttavia non considero spazzatura i silenzi interminabili e le immagini angoscianti. Se tutto ciò è fatto bene e per uno scopo di classe, può anche uscire un film positivo.
E' qui che secondo me Bronson esce da questi schemi: narra una storia concreta e assimilabile in un modo eccentrico e introspettivo, ma, a differenza di altre opere, in modo assolutamente sensato. Le immagini e i dialoghi del suo inconscio egocentrico che sta sul palco e parla della sua esistenza, non sono assolutamente enigmatiche, anzi...
Insomma, io credo che una cattiva sopportazione di Bronson possa più che altro risiedere nelle sue fastidiose e nauseanti atmosfere (tipiche di Refn), visto che, esteticamente, non siamo ai livelli di VR.

Quando dicevo che secondo me il cinema avrebbe bisogno di più Refn, intendevo dire che il cinema avrebbe più bisogno di registi in grado di fare il loro cinema, farla in barba ai grandi produttori per dare uno stampo più anticonvenzionale possibile alle proprie opere. Con ciò, ovviamente, non dico che bisogna sacrificare la qualità per fare cinema autocompiaciuto, come può esserci incappato Refn o Lynch. Però sacrificare la mercificazione dei propri film, pur non producendo grande intrattenimento, produrrebbe maggiori film d'autore ogni anno, di qualsiasi tipo essi siano.
Con questo incremento avremmo anche più capolavori... E con "più capolavori" intendo maggiore originalità e inventiva... In questo periodo in cui solo gente come Bay, ma anche Peter Jackson o James cameron, hanno voce in capitolo, ce ne sarebbe proprio bisogno.
Indipendentemente dalla massa che considera superficialmente certi film, scambiandoli per capolavori.

Fear X e Pusher non gli ho visti, ma in futuro potrei recuperarli. Only God Forgives è un buonissimo film IMHO. Avrei bisogno di un'altra visione per capirlo meglio, ma sarei pronto a dire che, a differenza di VR, è comprensibilissimo. Spero comunque in un giro di boa, a livello qualitativo-artistico, di Refn, altrimenti si perderà in sé stesso.
Woodman  30/07/2014 17:08:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Aspetta in che senso "anche Cameron e Jackson"..nel senso che son DIVENTATE delle ******* spero.. Non come Bay che feccia ci è NATO.

Cameron è un caso a parte nel suo genere.. Lui è, a modo suo, un grande, ha decisamente più grinta e determinazione di altri suoi colleghi, inoltre...e so che sembra banale... SA FARE, sa cosa dire, come dirlo ed è attaccabilissimo soprattutto e paradossalmente per quelle che sono le tue caratteristiche migliori, cioè un romanticismo forsennato che lo porta di conseguenza a voler essere un oltreuomo nietzschiano e avere il potere sui sette mari.. Insomma un delirio d'onnipotenza mai visto che è croce e delizia per lui e per noi, l'arma a doppio taglio, la contraddizione affascinantissima di un regista che merita di stare su quel podio.
Ovviamente il paragone con Bay sarebbe allucinante, Bay è lo schifo, insalvabile su tutti i fronti, ignoranza completa e pattume grossolano e fascistoide infilato in immagini rilucenti, artificiali e pubblicitarie che propinano ridicolaggini infinite. E' un monodiscorso, diciamo. Lui non vale spreco di fiato e cervello, per carità.
Invece il povero Jackson pare che non abbia capito dove voler andare a parare, come intenda il suo percorso artistico (ammesso che sia conscio di star compiendo un percorso).. Ma indubbiamente le prime opere non erano trascurabili... Si pensi a "Creature del cielo" o "Forgotting silver"... Ma anche alle anticaglie demenzialoidi tipo "Schizzacervelli" e "Bad taste".. Poi se ne esce con quel "King Kong".. Mmmmmmh
Comunque sì, seguendo il filo del tuo discorso rientrano perfettamente all'interno dello stesso, marchettoni.. Ho dovuto dir la mia perchè mi aveva turbato vedere avvicinati due artistoni prestati all'industria e al danaro accanto ad un completo inetto che passa per caso..
Se non sbaglio precedentemente citavi Snyder. Sant'iddio.......
Dico solo WATCHMEN. Che calza a pennello con queste nuove parentesi.

Comunque Bronson è infatti leggibilissimo in quel modo, ci credo a quel che dici (e dicono in molti altri) ma a me è sempre sembrata una scemenza immane e pompata all'inverosimile, fastidiosissima. E il fastidio è spesso fonte di meraviglia e motivo di interesse, però boh...sarà che aggiornato e reso attraverso quelle immagini e quei dialoghi del caz.zo...
Boh, ripeto, pur essendo passato un secolo, perchè mi sentii malissimo quell'unica volta che l'ho visto -sconcertato da tanto cattivo gusto fatto a tavolino- ricordo comunque che mi suonò tutto come una bufala pretenziosa e squallidamente e ignorantemente derivativa.
Brrrrrr...
Ecco, la cosa sostanzialmente che non riesco a mandare giù è che davvero.. Sia così trombone e incauto da far suonare tutto tremendamente FINTO.. La megalomania...tradotta in immagini URTICANTI fatte APPOSTA per compiacere il pubblico... che schiaccia tutto il resto.
E ho capito che anche tu te ne rendi conto, solo che io non riesco, ed è quindi probabilmente un limite mio, non riesco non riesco non riesco a scindere le cose.. Mi sta così tanto sulle palle da farmi perdere la bussola, e proprio perchè, pur producendo ottone, pretende di farlo passare per oro.. Vabbè non voglio ripetermi più di tanto...

Ma sono sempre, paradossalmente, qui, fra la negatività e l'inconsistenza degli uomini, fiducioso.. e credo, a malincuore il più delle volte, nel cambiamento.. Sperando che riesca a fondere gli elementi che hanno reso titanico il Cinema di Bergman.. Sì perchè da come lo definisci tu sembrerebbe quasi un Bergman in chiave pulp... Mmmmm l'idea non so se mi piaccia o mi disgusti enormemente...
Intanto se dovessi fargli una lista di impegni ai primi posti starebbero benissimo:
1. Capire il concetto di umiltà
2. Studiare per non avvitarsi sulle nozioncelle cinematografiche e ampliare il raggio della propria "poetica", che dopo un discreto numero di film è ancora embrionale..
3. Prendersi tempo e ricordarsi che è un granello di sabbia

Prima o poi lo finirò Solo Dio perdona...

Fear X non te lo consiglio perchè è un obbrobrio insulso e presuntuoso, che vive del suo narcisismo visivo ridotto con poco gusto a fiocchettini fini a loro stessi, ma Pusher a questo punto lo devi vedere assolutamente... Credevo che la tua voce si fosse alzata specie seguitamente alla visione dell'osannata trilogia, che aveva entusiasmato e ingannato tanti spettatori...
Io vidi soltanto il primo, comunque.

A parte tutto, a parte le divergenze e le diverse visioni di molteplici cose, sembra che abbiam convenuto sulla preoccupazione -per quanto di natura differente- riguardo il futuro di Refn.... Meno male, dai..
Filman  31/07/2014 14:17:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ovviamente Bay e Snyder sono la morte del cinema, differentemente da Cameron e Jackson, aggiunti solo su un secondo piano per un altro motivo.
Il mio discorso voleva evidenziare come Cameron, pur producendo film di qualità, è l'unico che si può permettere di avere certi mezzi economici e tecnologici, e mentre con la tecnologia più avanzata al mondo e quasi 3 miliardi di dollari incassati ha fatto un buon film fantascientifico, il suo capolavoro, "Terminator" (il primo ovviamente), è costato poco più di 6 milioni.
Peter Jackson, invece, pur avendo raggiunto un grande apice cinematografico con la trilogia dell'Anello, è rimasto ammaliato da un improduttivo e colossale utilizzo di effetti speciali, che lo hanno portato a fare 3 film su Lo Hobbit quando, a conti fatti, sarebbero bastati 2 film di circa 2 ore l'uno.
Insomma Jackson si è mercificato e Cameron sfrutta il suo massimo potenziale economico e tecnico per fare l'imprenditore del 3D.
E nonostante tutto sono gli unici che si possono permettere, insieme agli scarti di Hollywood che fanno filmacci da mega botteghino, di fare il cazz che gli pare.
Serviva a collegarmi a Refn perché quest'ultimo, come tutti gli autori atipici e anticonvenzionali, garbano poco ai produttori, eppure Refn i suoi film riesce a farli, perché riesce a scendere a compromessi e a a far parlare di sé.

Bronson: anche a me, alla prima visione diede un po' fastidio, ma i silenzi angoscianti, l'asciuttezza delle immagini e dei dialoghi, la martellante regia di Refn (anche McQueen adotta uno stile di regia "fastidioso", in questo senso) sono qualità intrinseche di valore e carattere. Inoltre rispecchia a pieno le tematiche del regista, generando anche un'allegoria alquanto interessante: l'uomo vittima del suo ego, "prigioniero" di un inscindibile violenza interiore.
In futuro lo rivedrò, magari quadrerò ancora di più la mia visione.

Solo Dio Perdona te lo consiglio. Molti lo osannano, altri lo affossano. La verità, per me, sta nel mezzo. La filmografia di Refn prima o poi la vedrò tutta (così come taaanti altri registi), ma come detto ho visto solo 4 film di Refn. A me hanno consigliato Pusher 2, confermandolo come uno dei migliori del regista.
La trilogia, da quel che hai potuto vedere, è più simile a Bronson o Drive come stile?

Si, direi che la cosa più saggia sarebbe sperare in un cambio di rotta (son curioso di vedere questo suo futuro film horror, che segnerebbe comunque un cambio di genere, a prescindere dal risultato).

PS
Bergman? E' uno dei mostri sacri del cinema, Refn è solo un autore differente in un cinema di blockbuster, non confondiamo :D
Woodman  01/08/2014 23:22:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oddio arrivo in ritardo..

Allora, sì, ovvio... Avrei fatto meglio a scrivere "Bergman dei poveri" per esser più chiaro... Bergman entro qualche anno credo proprio sarà diventato regola, maniera e stile, quindi sarà oggettivato anch'esso...e tutto il suo IMMENSO e IMPRESCINDIBILE Cinema. L'importanza storica che ha avuto si sta continuando a verificare anno dopo anno in mille occasioni... Uno dei registi oramai più influenti della storia...nuove basi, senz'alcun dubbio..

Poi.. Di Pusher ricordo poco a livello di trama perchè lo vidi senza interesse alcuno, direi che non somiglia a nessuno dei due, si può già trovare un Refn caricato a molla e pompatissimo che si diverte a fare i giochini vezzosi con le inquadrature belle impostate e il solito blabla.. Però lì per lì posso capire che sembrava promettente, infatti non è così una m.erda... Anzi, tutt'altro, se allontanato dai film successivi... Probabilmente se fossi stato seguace di Refn sin dagli esordi avrei notato meno il manierismo ossessivo e malato (o avrei fatto finta di non notarlo) ma certamente avrei accusato l'avvitamento su sè stesso che pure tu hai asserito.
Veditelo però, vedi tutta la trilogia..

Io invece mi andrò a recuperare Solo Dio perdona...

Speriamo in bene..
Filman  03/08/2014 19:09:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sarebbe concepibile: dubito che Refn abbia iniziato fin da subito a sfoggiare il suo stile.
Vedilo e commentalo :)
Inizierà nuovamente una mega discussione.
Filman  03/08/2014 19:11:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
XDXDXD