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DRIVE (2011) regia di Nicolas Winding Refn

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Lory_noir     7½ / 10  17/06/2013 17:02:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Drive è la storia di un pilota-stuntman senza nome, che, suo malgrado, si ritrova nella lista nera della mafia, che minaccia non solo lui, ma anche la sua vicina di casa, di cui si innamora.
La prima parte, che dura circa un'ora, è caratterizzata da un'atmosfera dolcemente rallentata. I dialoghi sono molto minimalisti, i silenzi usati spesso ma in modo efficace. I personaggi vengono delineati molto bene, malgrado le poche battute, un plauso per questo sia a Ryan Gosling, sia a Carey Mulligan che avevo avuto già modo di apprezzare in altri film (per esempio Come un tuono e Shame).
La seconda parte, che dura circa l'ultima mezz'ora del film, rompe completamente la patina che si era costruita attorno la parte precedente per dare sfogo a quella puramente thriller della vicenda. Questo repentino cambiamento scuote lo spettatore, il volto del film cambia e, di conseguenza, quello dei personaggi. Questo rende tutto molto avvincente e interessante, specialmente perché capita a un'ora dall'inizio del film.
Le scene d'azione sono girate in modo molto originale: si fa un uso frequente della scena rallentata, come ad attutire i movimenti che per loro natura sono molto repentini, anche il sonoro è in pieno contrasto con i suoni delle violenze, visto che si fa uso di musiche dal suono dolce, che sembrano quasi cullare la scena. La violenza quindi viene girata e mostrata allo spettatore come un'opera d'arte, sottolineando in maniera molto forte l'estetica del macabro che si distacca assolutamente dalla sua natura splatter per divenire un mezzo di narrazione crudo ma magistralmente reso dolce.
La parte finale, forse, è un po' troppo rallentata, sembra quasi che il film fatichi a finire, non riesca a definirsi, ma comunque soddisfa.
Drive, quindi, è un film dai forti contrasti, e l'enorme talento del regista sta proprio nel farti convivere tutti in maniera più che armonica. Alcune scene sono proprio un piacere per gli occhi, a prescindere da quale sia il loro senso inserite nel contesto della pellicola. Interessante e innovativo.