caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DRIVE (2011) regia di Nicolas Winding Refn

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento Zazzauser     8 / 10  14/12/2012 04:09:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"La conosci la storia della rana e dello scorpione?"

Non dev'essere facile per un regista danese, abituato alle produzioni e al mercato europeo, approdare negli Stati Uniti imponendo la sua autorialità.
Incoraggiato dagli applausi a Cannes, Refn ci è riuscito: Drive è un ottimo crime, che fa della lentezza - curioso, visto il titolo - il suo punto di forza, e trova nel rifiuto del fracasso degli action movies di Hollywood il suo valore aggiunto. I silenzi, gli sguardi, il non detto prendono il posto di frasi ad effetto ed inutili orpelli e sentimentalismi, cedendo il posto - quando serve - alla potenza visiva della violenza di gusto tarantiniano e al brivido dell'azione. In quest'ottica Refn non sente il bisogno di una sceneggiatura per forza anticonvenzionale/intricata; pochi e intelligenti simbolismi, ma soprattutto uno stile affascinante, denso di echi neo-noir e di rimandi all'estetica anni '80, capace di lasciare il segno (anche se è innegabile l'estetismo di alcune scene) pur poggiandosi sulla base di una storia di amore e crimine come se ne potrebbero vedere migliaia.
Gosling è necessariamente monocorde, ma solo per via del suo gelido personaggio - un bel protagonista, quasi statico, di cui si lascia sapientemente solo intravedere una certa tridimensionalità: si lascia allo spettatore il gusto di decifrarne le emozioni, di scandagliarne l'anima, di scorgere le sfumature che si nascondono dietro al suo come dietro agli altri personaggi.
Le musiche si ritagliano un posto d'onore, grazie alle bellissime "Nightcall" di Kavinsky e soprattutto "Real Hero" dei College, carica di un piacevole gusto retrò (pur essendo del 2009).