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DRIVE (2011) regia di Nicolas Winding Refn

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julian     6 / 10  10/09/2012 02:02:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prova del nove di Nicholas Winding Refn è andata piuttosto bene.
Il film della consacrazione al mondo, prima di essere bello, doveva essere impressionante; e lo è.
Drive, come film in sé, lascia quel senso di insoddisfazione come di grande occasione sprecata, ma d'altra parte regala una sensazione di appagamento non ben definita, che è forse la consapevolezza di aver trovato finalmente un regista autore, con un proprio registro, i propri temi e le proprie idee, non un cantastorie su pellicola, un qualsiasi comprato - più che venduto - dalle grandi spersonalizzanti case di produzione.
Del film è affascinante il nichilismo, il protagonista duro e crudo con una maschera impassibile sul volto - schematico né più né meno dello scorpione della favoletta, l'atmosfera metropolitana e decadente, un pò anni '70, solo con bolidi moderni. Non ci si riduce però ad una mera riproduzione dei gangsters anni passati; la spolverata electro pop, innanzitutto, ci ricorda che i tempi dell'hard rock sono cambiati e i numerosi, interminabili silenzi inseriti nelle scene quotidiane suggeriscono che, tra violenza e violenza, ci si può anche fermare a pensare, non per forza va incastrata altra violenza.
La sorte del film decade quando la storia prende troppo forma e definizione, quando si avvicina alla realtà filmica, quella vincolata a trame impossibili che si finisce col perdere di vista, e si allontana dalla realtà reale, quella nella quale è lecito anche annoiarsi, ma così è.
In questo senso, lo stereotipo dello stuntman era già un intruso dall'inizio nella storia; dice che ci faccio in una tenera storia familiare ? E infatti, da buon scorpione, la trascina nell'incubo, nella convenzionalità delle trame action.
Io me ne sarei rimasto a guardare le scene al supermercato, e in macchina, al suono liberatorio delle tastiere e al sincopato ticchettio dell'orologio.