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THE COMPANY MEN regia di John Wells

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ferzbox     8 / 10  06/06/2016 18:37:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se penso alla crisi presente in Italia non è certo salutare vedere "The company men", perchè nonostante il film si concentri su un fenomeno appartenente alla realtà americana, molti dei problemi che vengono affrontati hanno comunque la capacità di sensibilizzare chiunque appartenga ad una società, figuriamoci noi che siamo nel mezzo della "penisola che non c'è"....siamo tutti succubi di un sistema che non funziona, marionette di un governo manovrato da grandi imprenditori e uomini di potere........

"The company men".....appunto...
...è la storia di tre uomini manager di una gigantesca multinazionale, ritrovatosi dopo anni di carriera con una mano davanti ed una di dietro; il cosidetto supermegadirettore figl.d.Putt, decide di ridurre notevolmente il personale in modo da far rimanere in piedi la sua megasuperazienda per continuare ad esercitare il ruolo di bastardissimo ed eccentrico strariccone...
Ed ecco che i cosidetti tre uomini disoccupati si presentano con il volto di Tommy Lee Jones, Ben Affleck e Chris Cooper, improvvisamente ed istantaneamente privi di tutto il benessere che li circondava prima, in avanzo con l'età, diventati un numero come un altro, all'interno della gigantesca vasca di squali predatori e concorrenti disperati, incapaci ormai di continuare a pagare il mutuo o rinnovare l'abbonamente annuale dell' X-Box al figlio....
...le conseguenze della mentalità americana, dove non riescono ad attuare la filosofia del risparmiatore, spendendo tutto quello che guadagnano con la convinzione che niente e nessuno possa privarli del proprio lavoro, incuranti di quello che può succedere se improvvisamente dovessero trovarsi senza il proprio impiego.....
Noi italiani ormai non viviamo più in un epoca dove è possibile farlo, però fino a 20 anni fa avevamo la mentalità del "castelletto", cioè quella quantità di denaro formatosi con i piccoli o medi risparmi fatti nel corso del tempo; considerato il loro miglior status economico è da pirloni spendersi tutto per rischiare di non avere nulla....dicono di essere tanto svegli.....bhò....ci credo che poi i pesci più piccoli vengono inculàti a sangue da quelli più grossi....
....ma in fondo il film cerca anche(e sopratutto) di valorizzare un pochino questi americani e il loro sogno tante volte citato.....
Così ecco nascere i valori umani quando la merdà sale e arriva fino al mento; nel cercare di stare a galla e mantenere una vita equilibrata si riescono a ritrovare le mogli, i figli, l'amicizia e la voglia di vivere.
La depressione e la tendenza al suicidio sono una conseguenza sempre legata ai meccanismi della società, da quello schemino artefatto che determina chi è perdente da chi non lo è......ma si è perdenti solo quando lo si vuole essere; la perdita di qualcosa di vitale non è la perdita della vita stessa....finchè si vive tutto può succedere, basta semplicemete esserne convinti e conservare un pizzico di orgoglio sufficente per continuare a stare in sella....
Pellicola ipnotica nonostante la tematica possa sembrare noiosa; ottima prova dei protagonisti e discreta regia.....mi è piaciuto.....