Tuonato 6½ / 10 14/10/2012 17:08:11 » Rispondi <<Non hai rubato non hai ucciso non sei un criminale sei in carcere per le tue idee sei un uomo>>
"Hors la loi", così si autodefinivano negli anni '50 i combattenti indipendentisti algerini. Ferita lontano dal cicatrizzarsi quella degli algerini: nonostante il colonialismo sia terminato nel '62, polemiche e rivendicazioni sono ancora molto attuali a Parigi. Qui viene raccontata la storia di tre fratelli Saïd, Messaoud ed Abdelkader; sradicati con la forza dalla loro terra, lotteranno per il proprio popolo in Francia, facendo parte attivamente della sezione paramilitare del FLN (Front de Libération Nationale), partito algerino che invita tutti gli algerini in Francia alla rivoluzione. Inevitabilmente il partito cresce in gradimento tra gli algerini all'estero, all'aumentare delle adesioni aumenteranno gli attentati contro le forze dell'ordine locali, e per tutta risposta l'esercito francese adottò una strategia di risposta senza precedenti, caratterizzata da inedite tecniche di contro-guerriglia molto simili ad atti di terrorismo.
Rachid Bouchareb - nominato Cavaliere della Légion d'honneur da Jacques Chirac - confeziona nel complesso un buon film storico, degni di nota i costumi e le scenografie dell'epoca.
Peccato giusto che la storia si fermi e non proceda oltre il '62. Raccontando ad esempio come se seppur mosso in principio da ideali sacrosanti il FLN continuò ad esistere, ma come partito unico (fino al 1989 non vennero legalizzati altri partiti). Col tempo si svuotò della carica rivoluzionaria originaria, divenendo un centro di gestione del potere, identificato dalla popolazione algerina come simbolo della corruzione e dell'inefficienza della classe dirigente.