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ROUTINE HOLIDAY regia di Hongqi Li

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Ciaby     9½ / 10  20/04/2011 16:43:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Routine Holiday" non è un film: è un viaggio ignoto nella mente. Un'opera complessa e destabilizzante, nonostante la sua breve durata. Un film lentissimo, catartico, filosofico, che si ispira al Beckett di "Aspettando Godot" o al teatro dell'assurdo di Ionesco.

Un film che non ha un filo logico, ma che concentra la sua attenzione sui suoi personaggi, apatici e inumani, che sono semplicemente alla ricerca d'affetto o di sicurezza. Fantocci viventi sommersi nel grigiume della loro incomprensibile vita umana e che vorrebbero avere delle certezze.

"Routine Holiday" è una tragicommedia del quotidiano, dove ogni azione non ha alcuna importanza, dove ogni parola è destinata a gettarsi nell'oblìo e dove i personaggi che la compongono potrebbero esistere, come non esserci.

Un film che parte strambo e complesso, ermetico, in grado di distruggerti subito con una domanda come "Che ***** sto guardando?", per poi trascinarti con forza in un vicolo cieco destinato ad aprirti la mente ed illuminarti.

Più sono le scene splendide (meravigliosa quella dei ciechi che si bloccano la strada a vicenda, indimenticabile l'immobile abbraccio nel buio), destinate a rimanere impresse nella memoria.

"Routine Holiday" è un complesso e distruttivo viaggio nella psiche umana. Catatonico, trasognato, devastante. O si ama o si odia. Io lo adoro alla follia.