caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'ULULATO regia di Joe Dante

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Spotify     6½ / 10  10/08/2015 01:33:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Devo dire che mi aspettavo qualcosa in più, e invece l'ho trovato un discreto ma non gran horror come invece lo giudicano altre persone. Non lo so ma manca di qualcosa, non è possente, e poi sono andato subito a fare il paragone col film di Landis "Un lupo mannaro americano a londra", e quest'ultimo vince nettamente, tra l'altro poi è uscito nello stesso anno. Quella era una pellicola più curata, aveva più mordente, ma aveva soprattutto una trama più horror e più classica, mentre questo qui ha una trama che fin dalla partenza non mi aveva colpito, cioè una colonia di lupi mannari. Penso che in questo modo, l'elemento horror è andato parzialmente a perdersi, per lasciar spazio ad elementi fantasy. Sarà anche una cosa solo mia, però un clan di licantropi non mi sa di cinema dell'orrore. Senza dubbio comunque negli anni è diventato un cult ed è ricordato soprattutto per la scena intera senza stacchi di una trasformazione (cosa analoga era successa anche nel lavoro di Landis). Dante confezione una buona regia: il film non è che faccia paura, però è di grande atmosfera, e ci sono 2-3 scene di suspense girate alla grande. C'è molta valorizzazione dell'ambiente, un bosco cupo e fitto che specialmente di notte è territorio di caccia di terrificanti lupi mannari. Non male la direzione degli attori, tutti molto credibili. Molto suggestive alcune riprese panoramiche. Il regista non calca molto la mano sullo splatter, infatti c'è ne davvero poco, vuole giocare di più con un'aura lugubre e sinistra e far prendere un paio di colpi allo spettatore. La scena della mutazione è riuscita ma perde il confronto con quella che avviene in "Un lupo mannaro americano a londra". Mentre li era davvero una sequenza da non credere ai propri occhi, qui invece parte bene, però dopo, il lupo si vede troppo che è un pupazzo gigante. Poi per carità, era il 1981 e gli effetti speciali sono stati utilizzati al meglio, però penso che si poteva fare ugualmente qualcosina in più. E poi proprio in generale, visivamente, non mi piacevano come erano fatti i mostri. Il finale è molto bello, buoni colpi di scena, grandissima tensione e commovente l'ultimissima sequenza. Con tale prodotto, Dante vuole fare sicuramente una critica (e si capisce anche dall'epilogo) verso l'uomo stesso, alla bestia che è rinchiusa dentro di lui. Appena si presenta l'occasione, l'essere umano non esita a tirar fuori la parte più brutale di se. Penso che questo messaggio sia rappresentato benissimo e non c'era miglior modo di farlo se non girando una pellicola sui lupi mannari! La fotografia l'ho apprezzata, specialmente nelle scene notturne dove assume caratteristici toni dark che giovano all'atmosfera tetra del film. Durante il giorno invece è molto sporca ma ugualmente caratteristica. La sceneggiatura mi è sembrata strana: da quando in qua gli uomini anche di giorno possono diventare licantropi?? Errore colossale! Penso che gli sceneggiatori lo sapessero bene, però chissà perchè hanno voluto far così. Sinceramente non condivido questa scelta bizzarra. Per il resto è lineare, belli i colpi di scena, discreta stesura dei personaggi. I dialoghi invece li ho trovati scialbi. Complessivamente, nella sua semplicità, risulta una buona sceneggiatura. Le musiche tecnicamente sono ben fatte, tra l'altro dall'italiano Pino Donaggio, ma sembrano più adatte ad un film sui fantasmi o roba simile. A volte la pellicola risulta essere un po' lenta, soprattutto nella prima parte, mentre nella seconda il ritmo sale e ci si diverte di più. Buonissimo l'impianto registico-narrativo: la vicenda è spiegata molto bene, buono il susseguirsi dei mutamenti improvvisi della trama. Peccato solo per il ritmo non sempre ben gestito. Il cast così e così, non mi ha convinto molto, però in fin dei conti per una pellicola così può andar bene.

Discreto horror/fantasy però mi aspettavo molto di più. Consigliato ai fan del cinema dell'orrore.