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SOURCE CODE regia di Duncan Jones

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JOKER1926     7½ / 10  14/10/2011 02:59:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' grande quel film che partendo dai suoi connotati fantascientifici li usa solo come pretesto senza mai "abusare" di essi, diramando di conseguenza i fili della narrazione nel puro intrattenimento, nel sentimento e nell'entusiasmo. E questo "Source code" ,il film della regia di Jones protagonista anche di "Moon", dimostra di essere grande e spettacolare!
"Source code" è una pellicola che merita, da una trama pirotecnica e di sicuro interesse si genera uno sviluppo davvero incredibile che anzitutto intrappola lo spettatore allo schermo per tutto il tempo, oltre l'intrattenimento, punto mastodontico della cinematografia, segue in questo gioiello di Jones un massiccio interesse per i protagonisti del film, che senza dubbi, risultano essere ammalianti e restano impressi nelle menti.
Nel film, per diverso tempo, rimane stagnante il mistero, difficile subito capire le dinamiche e porsi spiegazioni definitive.

"Source code" è la storia di un capitano catapultato senza pietà in lassi temporali passati, in tutto ciò sale in cattedra la fisica, o meglio, concetti di pseudo fisica che nonostante le (affascinanti) forzature rendono il tutto abbastanza incalzante e specialmente "armonioso".
Il film di Jones per via del suo apparato narrativo e di sceneggiatura in senso totale strizza l'occhio a Capolavori come "Inception" di Nolan, insomma son questi i film che il pubblico chiede, spettatore in attesa di colpi di scena.
Sorprese che in effetti in "Source code" non mancheranno di sicuro, le idee sono tantissime e robuste, si va da pillole di genialità a scene spasmodiche sature di azione, sempre varie e impensabili; nel frangente vivi complimenti alla regia per il montaggio, tutte le scene sono una sorta di "rewind" benché ciò risultano sempre, incredibilmente, diverse e spettacolose.
"Source code" riserva in esso vari significati e porta lo spettatore a pensare e lo fa quasi impazzire nelle sue estensioni temporali concettualmente beffarde e devastanti. Nel prodotto non manca praticamente niente, c'è il totale coinvolgimento, la pura drammaticità, quella reale dei grandi capolavori e non mancano colpi di scena e sequenze favolose che dirottano il film fra i migliori lavori dell'anno; fantascienza che si fa carne fondendosi in una realtà deragliata in sfere del tempo poco addomesticabili che, tramite un "innocuo" gesto tecnologico (quello dell' sms ) possono mandare in tilt il pubblico sicuramente contento di ciò che sta visionando, nel nome di un interesse forte e persistente.
Per gli appassionati del Cinema, per i cinefili sempre esigenti "Source code" deve rappresentare una sorta di "Must", film che anche nelle ultime sequenze, nelle ultime battute dona scenari di dibattito.

Viaggio nella forma e nella struttura di "Source code"

L'idea del source code, ovvero del "codice sorgente" che permette di ricalcare "fisicamente" il passato (ma solo per otto minuti) è davvero formidabile, quindi Jones acquista sin da subito un vantaggio importante per il suo prodotto, ovvero quello dell'ingegno che nessuno può disprezzare.
La pellicola nelle fasi del "presente" regala al pubblico la vera "nudità" del dramma "ignoto" che sta lacerando la mente del soldato, interpretato da un bravissimo Jake Gyllenhaal, dramma che si identifica in un qualcosa di tremendo solo accennato, solo "carpito".

Strutturalmente "Source code" si divide in due fasi, quella dell'azione e quella delle buie ed enigmatiche parlate di mezzo ove gli agenti segreti si chiudono in discorsi ermetici.
Forma filmica che richiama alla mente prodotti esemplari come "Allucinazione perversa", anche se nel film di Jones, arrivati ad un certo punto, manca quel cinismo e quell'ultimo "grammo" di dramma che può far la differenza.

"Source code" milita fra lodi e complimenti...