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SOURCE CODE regia di Duncan Jones

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  05/05/2011 14:26:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I primi trenta minuti del film sono qualcosa di letteralmente formidabile, roba da trip allucinogeno nella poltrona del multisala... il voto pertanto è condizionato non tanto o solo dallo script, ma dalla realizzazione di un'opera che ti assorbe completamente, ti ridesta e infine colpisce annientando tutte le tue riserve (che non mancano) sulla carenza scientifica e sociale del tema. Perchè alla fine, in questo astutissimo cocktail di Minority Report, Speed e Atto di forza (i primi che mi vengono in mente) c'è anche una teorizzazione non banale sul tema della dimensione mentale parallela, che è come dire che se Queneau scrivesse Esercizi di stile nell'America tecnologica di oggi, forse avrebbe un'impatto di questo genere. Quello che colpisce è proprio la capacità del regista di creare una splendida galleria di volti comuni (i personaggi del treno) sul tema ormai abusatissimo della sicurezza e del terrorismo.
Nonostante questi merìti però il film risulta enfatico e ordinario, almeno per due ragioni (v. spoiler 1 e spolier 2) .
Al contrario, il rapporto che si crea tra l'uomo-cyborg (sopravvissuto o vivo artificialmente) e l'assistente rasenta il sublime, e ricorda quasi quasi l'incosciente dualismo tra David e hal 2000 nel capolavoro di Kubrick.
Ci sono altre sfumature, nel film, che tentano di conciliare il mondo della tecnologia con una forte componente umanistica, di cui il film è purtroppo almeno in parte sprovvisto. e riguarda le vittime del treno.
La preventività post-11 Settembre serve a trovare un capro espiatorio credibile oppure è più importante evitare la strage e agire affinchè il dramma non si consumi sotto i nostri occhi?
Un cinema che. con tutti i suoi limiti, ha perciò l'innegabile merito di rinverdire i fasti della fantapolitica nel cinema, come nel miglior John Frankenheimer, pur senza aggiungere ulteriori sorprese a quello che è di fatto un thriller di cassetta di ottima fattura tecnica

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Rand  08/05/2011 18:44:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perchè no? secondo me intellettualizzi troppo...
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  10/05/2011 16:26:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Luca!
...non ti sembra di aver ecceduto un po' nell'aver scomodato nientemeno che gli "Exercices de style" di Queneau!?
Potevi metterci anche il Louis Malle di "Zazie dans le métro", a questo punto...
A me sembra che il nuovo film di Jones esca poco da un entertainment onesto e di buon mestiere: avvince ma non convince.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  16/05/2011 14:00:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì forse è un paragone azzardato ma Nolan poteva anche starci... continuo a trovare il suddetto film un'ottimo esempio di film mainstream, e per esempio le caratterizzazioni dei passeggeri del treno in versione lisergica non mi sembrano affatto roba di poco conto, Queneau a parte