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AUSCHWITZ regia di Uwe Boll

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Cannibal Bunny     5 / 10  26/04/2011 10:34:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi ha convinto. Date le sue recenti prove era lecito aspettarsi di più di questo "compitino".
Diciamo che innanzitutto i filmati mostrano relativamente poco e neanche nel migliore dei modi. Lo stile di regia di Boll è adatto all'azione, e non a catturare e riversare su pellicola il dolore e il dramma. Non so se sia una scelta voluta o meno - potrebbe esserlo per quanto riguarda il tema, mostrando il totale distacco dei nazisti verso gli ebrei, ma altresì una cosa del tutto naturale, filmando alla sua maniera, quasi da "amatore" che si ritrova nel bel mezzo della scena - ciò nonostante si osserva tutto con un parziuale distacco, che a mio avviso sarebbe stato eluso con primi piani e una maggior dimestichezza della macchina da presa. Ma questi sono "problemi" che tutto sommato passano in secondo piano, volendo più che altro cercare il classico pelo nell'uovo.
Boll ci accompagna mostrandoci l'arrivo degli ebrei nei lager, ciò che succedeva nelle camere a gas e un corpo che viene cremato, con sequenze che forse si dilungano oltremodo, ma centrando il proprio obbiettivo, salvo poi uscirne con qualche caduta di stile del tutto evitabile, e mi riferisco all'uccisione del bambino a pistolettate, che nel complesso risulta quasi fuori luogo e infantili, piazzata lì in cerca del mero shock, girata male e ripetuta più volte, senza il benché minimo gusto, incapace di trovare il giusto equilibrio tra "forte" ed "eccessivo" (in senso negativo). C'è modo e modo di mostrare le cose, ma Boll sembra preferire quello più scolastico. Credevo che il suo intento fosse quello di soffermarsi di più sulla "vita" all'interno dei lager che a quelle tre scene che poco aggiungono al sapere comune - dato che il suo intento era quello di mostrare ciò che la gente non sa o ingora - rivelandosi come precedentemente detto, un compitino confezionato forse con troppa fretta e più con l'intenzione di infierire colpi bassi - con l'aggiunta di interviste che ci forniscono uno spaccato giovanile, comunque già ben noto, con uno sfoggio di ignoranza che lascia basiti quasi quanto le scene citate - allo spettatore, che a mio avviso ne esce tale e quale a prima di aver intrapreso la visione, per nulla "arricchito", colpito e privo di materiale sul quale riflettere, se non l'ignoranza dilagante che impesta il mondo. Ed è forse questo il suo problema, l'essere un documentario che poi tanto documentario non è.
Le premesse per farne un ottimo prodotto c'erano tutte, ma Boll si limita ad assemblare il minimo indispensabile in fretta e furia, quando con un maggior impegno, cura e pianificazione si sarebbe ottenuto un ottimo documentario da esibire come biglietto da visita capace di mettere a tacere i soliti pregiudizi, anziché relegarlo all'underground, perché pochi (al di fuori dei fan del regista) troveranno davvero stimolante la visione di questo lavoro.
Freddy Krueger  26/04/2011 21:01:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Assolutamente d'accordo CB, non hai fatto una piega nei discorsi, anzi, credo solo che sei stato alto col voto.