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AMANDA KNOX - MURDER ON TRIAL IN ITALY regia di Robert Dornheim

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Jolly Roger     6 / 10  05/12/2012 00:39:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ieri sera arrivo a casa tardino, verso le nove, col programma di mangiarmi una pizzetta e bermi una birretta e poi vedermi un horrorino…ma la tv era accesa e intanto che mangiavo c'era questo film in tv...
Alla fine, vista la prima mezz'ora, ho deciso di guardarmelo tutto.
Difficile isolare un'opinione focalizzandola sul solo film, quando si rischia inesorabilmente di essere condizionati dall'opinione che ci si è fatti, all'epoca dei fatti, sull'episodio di cronaca dell'omicidio di Meredith e sui protagonisti di questa storia. Ma voglio provarci.
Il film, a mio avviso, cerca di mantenere un certo distacco, e penso anche che ci riesca. Di certo i due (Amanda e Sollecito), se le cose che emergono dal film sono vere, non hanno avuto un comportamento lineare, anzi, a volte abbastanza contraddittorio (e sicuramente ambiguo!), perciò si prestano a numerosi sospetti.... Ma è anche vero che la polizia italiana normalmente fa un bel po' di errori nelle indagini e così pure la giustizia italiana nelle decisioni che delibera.
Al di là di questo, il film, mantenendo un equilibrio molto sobrio, in bilico tra colpevolezza e innocenza, tentando di descrivere quanto accaduto senza esporre la propria verità dei fatti a seconda delle proprie teorie innocentiste o colpevoliste, risulta forse più adatto a chi non si è troppo interessato alla vicenda e ne ignora i principali particolari (i cosiddetti innocentisti e i colpevolisti "a prescindere").
Al contrario, non aggiunge quasi nulla per chi, all'epoca, si interessò del fatto, rivelandosi semplicemente una sintesi delle tematiche principali che all'epoca emersero.
Certamente il fatto che ci siano tutt'ora molte ombre sulla vicenda e su quel processo, non è indice di un paese molto civile. D'altronde, va detto che il principio presente nel nostro codice penale, ovvero che, per essere condannati, bisogna risultare "colpevoli oltre ogni ragionevole dubbio", non è - e non sarà mai - da mettere in discussione. Non c'è altro da aggiungere, io credo...vero, Mr. Livengstone?