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CLOSER regia di Mike Nichols

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barbuti75     4½ / 10  07/10/2010 18:01:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo i brillanti esordi anni 60 di "Chi ha paura di Virginia Woolf", "Il laureato" e "Comma 22", il regista Mike Nichols si adagia suglia allori spacciando acqua calda per oro liquido.
Fra i registi più sopravvalutati di Hollywood negli ultimi anni si è gettato in riedizioni di opere teatrali per il grande schermo con risultati altalenanti e non sempre soddisfacenti.
Questo "Closer" doveva risultare un pugno nello stomaco del perbenismo americano, ma procedendo nella narrazione si arrovella e si incarta su se stesso mancando il bersaglio grosso e accontentandosi di dare qualche modesta botta all'american way of life.
Storia di un quadrilatero amoroso che non coinvolge e non emoziona, Closer culmina nella volgarità più gratuita senza attingere e senza insegnare niente che già non sia noto ad un pubblico medio adulto (cui è destinato il film) del terzo millennio.
Il cast femminile è preparato ed è proprio grazie a questo che, seppur stancamente, si riesce ad arrivare alla fine degli interminabili 100 minuti.
Sul cast maschile sarebbe bene soprassedere, ma visto che voglio farmi del male, cerco di ripensare alla mezza espressione di Clive Owen (che negli anni d'oro di Hollywood non avrebbe nemmeno pulito le scarpe a gente come Bogart o simili) e alla superficialità da botteghino di Jude Law, buono solo quando la sceneggiatura non impone un cambio drastico al carattere del personaggio.
"Chia ama a prima vista, tradisce al primo sguardo"...e con questa frase di lancio, la spicciola e povera filosofia del film prende il largo...e affonda in alto mare.