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L'ALTRA VERITA' regia di Ken Loach

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Clint Eastwood     6½ / 10  22/04/2011 11:02:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se riuscite fare a meno o abituarvi alle parole Frankie, Nelson e il dannato cellulare la visione sarà più fluida e coerente con la logica del film.

Un leggero passo indietro per Loach che con la sua immancabile retorica spesso giustificata non convince appieno. E' un argomento politico ed è facile cadere nell'enfasi di questo campo. Parla esattamente del rapporto stretto che una guerra lega con i suoi soldati/mercenari, reclute che si fanno arruolare maggiormente per ragioni finanziarie dalle compagnie militari private coinvolgendo quindi la classe sociale meno fortunata e molto amata/presente nella filmografia del regista, ovvero il proletariato. In seguito alla morte dell'amico ucciso in Iraq sulla strada più pericolosa del paese chiamata Routh Irish, Fergus presumibilmente in congedo a casa si mette a indagare il caso quando viene in possesso di un cellulare arabo che fa spuntare diverse piste sulla morte dell'amico. Convinto di aver trovato e vendicato la verità, s'illudeva.
Il film tiene a suo vantaggio una storia interessante di denuncia che analizza senza entusiasmo il mascheramento degli imprevisti o problemi di varia natura che possano minacciare in qualsiasi modo la posizione di queste compagnie di mercenari, i loro capi. La storia più vecchia del mondo nell'ambito della gestione di una guerra, soprattutto quella moderna. La brutalità della guerra e le conseguenze con cui si devono consolare/abituare i civili rimasti a vivere tra le macerie di un assurdo conflitto. L'odio che nasce da tutte e due le parti. Temi con cui il regista britannico ha molta famigliarità e si sbroglia con professionalità, uno che non ha fato che parlare di certi argomenti. Ma nell'intento di raccontare una storia complicata a cercare il continuo suspance finisce per inciampare delle volte così deviando e tornando, rifacendo il cerchio del ragionamento prima. La sceneggiatura presenta impegno e serietà ma non trova la giusta struttura secondo me. Importante alla fine che il messaggio sia concluso anche se non del tutto completo.

Un buon Loach che ogni volta porta qualcosa di nuovo e non dispiace mai di vederlo. 6.5/7