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FERRO3 - LA CASA VUOTA regia di Kim Ki-duk

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pier91     8½ / 10  05/10/2012 13:44:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'apoteosi del cinema muto per ribellione. In Ki Duk è lo sdegno nei confronti della comunicazione convenzionale, la volontà di ritornare al linguaggio primordiale in cui il gesto e lo sguardo sono investiti di un valore quasi imperativo. La parola non viene svilita dal silenzio, ma resa più palpitante, più eufonica nell' attimo in cui viene proferita per urgenza. In "Ferro 3" quelle due parole, rilasciate da Lei dopo una lunghissima inspirazione, non sono un'espressione canonica, sono segni. Nulla hanno in comune con le due-più-tre lettere incise sugli alberi nei parchi, schizzate sui muri di scuola, ripetute tutte le mattine dagli sposi metodici, dette per scherzo dai più scanzonati. Il lessico sentimentale è meccanica abitudine, va defibrillato per emozionare ancora.
"Ferro 3" è la guerra dei muti contro i ciechi. Scriveva Montale con altissimo dolore degli "scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede". Difficile dire se il mondo in cui viviamo è sogno o realtà, difficile quanto inutile. Persone che inseguono una comune destinazione ( in Ki Duk è predestinazione), come divinità, la realtà la creano da sé.
Crimson  06/10/2012 14:32:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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pier91  06/10/2012 19:25:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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