BlackNight90 10 / 10 14/08/2009 03:20:36 » Rispondi "All I ever wanted All I ever needed Is here in my arms Words are very unnecessary They can only do harm" ('Enjoy The Silence', Depeche Mode)
Solo nel silenzio più assoluto si può cogliere appieno il miracolo dell'amore. L'occhio vede a 180°, il cuore vede tutto. Difficile descrivere e definire in modo adeguato le sensazioni che provoca questo capolavoro, difficile comprendere tutti i simboli, calcolare il peso dei silenzi e degli sguardi, bisogna vedere e provare sulla propria pelle.
Lui è un parassita. S'intrufola nelle case, lascia una traccia del suo passaggio in ognuna di queste, una fotografia per sé e una piccola riparazione come risarcimento e come ringraziamento: un pezzo di mondo che si è potuto chiamare casa è un ricordo che non sparirà mai impresso nelle mura e nell'anima. Lui incontra lei e il suo destino. Lei vuole cancellare ogni traccia del suo passato, ha un livido che presto sparirà. Solo nel silenzio si può assaporare il vero significato dei gesti, degli sguardi (Kitano docet), e proprio come gli innamorati di 'Dolls' legati assieme da un filo rosso, i due continuano nel loro peregrinare di casa in casa, in una leggerezza e calma quasi ultraterrena, non toccati dalle parole prive di valore degli altri ma solo dal cieco caso; condividono tutto, anche il dolore: ora anche lui ha un livido nel viso. Ma non c'è posto per la rabbia, lei gli imedisce di manifestarla attraverso la violenza del gesto di lanciare la palla da golf , l'amore non lo permette. Il caso guida le loro azioni, l'amore le rende umane e generose, come il gesto di seppellire uno sconsociuto. In prigione lui capisce quanto la vista sia limitata rispetto al senso dell'anima. Ma senza di lei cede alla vendetta nei confronti del suo persecutore, si sente incompleto, ritorna nelle case che ha visitato per raccogliere i pezzi di anima che vi ha lasciato: può finalmente ricongiungersi con lei. Nessuna rappresaglia nei confronti del marito, un sentimento divino li rende presenze incorporee, un rito sacro suggellato da un bacio che ha come formula magica le due parole più inflazionate al mondo: il silenzio serve così anche ad esaltare la parola che acquista un significato potente perché perduto da tempo, poetico perché semplice ed essenziale. E scusate se è poco.