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FERRO3 - LA CASA VUOTA regia di Kim Ki-duk

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Jolly Roger     7 / 10  25/05/2016 14:44:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
--------------SPOILER PRESENTI------------
Due amanti, due persone senza arte né parte che annaspano in una società imbrigliata in regole di classe che, vista con i loro occhi, appare tanto artificiale da sembrare precostituita. Una società in cui loro non hanno, né avranno mai, un ruolo. Lei, bellissima donna, ma – come si intuisce – poverissima, trattata dal ricco marito come una schiava e anche picchiata. Lui, ragazzo audace ma disadattato.
Due anime che, nel mondo reale, sono goffe e pesanti – come l'albatro sulla terraferma – ma che diventano libere e leggere nel mondo "invisibile": quello delle case vuote, le case degli altri. Ogni notte, popolano una casa diversa, approfittando dell'assenza dei proprietari. Qui, riescono a trovare quel ruolo che non sono riusciti o non hanno voluto trovare agli occhi del mondo: lavano i panni, aggiustano gli oggetti, mettono in ordine. Si rendono utili, curando le case meglio di quel che farebbero gli stessi proprietari. Lo fanno senza un preciso motivo – è come se venisse da dentro. Il loro è puro e semplice desiderio di vivere ma soprattutto è un desiderio di amarsi. Chi non lo capisce (come ad esempio il pugile che li sorprende in casa e che picchia il ragazzo) è perché "non vede", non ha la capacità di capire la natura innocua ed innocente dei due amanti. Chi non lo capisce, non merita nemmeno una risposta, anzi, nemmeno una parola. Nel film, infatti, i due protagonisti non parlano, mai, non proferiscono proprio parola…ma non dicono nulla perché in fondo non c'è nulla da dire. L'amore non si comunica a parole. Si comunica con i fatti, con i gesti, ma soprattutto attraverso gli sguardi – e loro riescono a tramettersi tutto il loro amore senza parlarsi.
Anche la loro innocenza, non la si può comunicare a parole. L'innocenza pura non si discolpa, non si giustifica, non ha bisogno di essere argomentata a parole – è talmente candida da non poter nemmeno accettare di dover smentire il sospetto di colpevolezza, perché sarebbe come ammettere la possibilità che tale colpevolezza potrebbe sussistere, anche solo a livello teorico. Ma l'innocenza pura non può accettare di essere messa in discussione. In questo senso, il silenzio dei due amanti in alcune scene – ad esempio, di fronte alla polizia – ha un significato estremamente alto e spirituale: suona come un "Non abbiamo nulla da dirvi e se anche vi dicessimo qualcosa non lo capireste comunque".
Perché tra il mondo "invisibile" delle case vuote ed il mondo reale non c'è comunicazione. Troppo puro il primo e troppo rigido e materiale il secondo – la voce del primo non può arrivare quaggiù. L'occhio umano vede a 180 gradi e loro hanno scelto di vivere negli altri 180, nascosti. Un mondo invisibile che, man mano che il film avanza, diventa, forse, addirittura immaginario - ma non per questo meno reale.
E' l'immaginazione libera, senza peso, dentro la quale i sogni più puri ed innocenti sopravvivono, in cui possiamo rifugiarci per ripararci dall'altro mondo, quello visibile, freddo ed arido che sta fuori dal nostro corpo.