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THE COLD HOUR regia di Elio Quiroga

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Febrisio     6½ / 10  18/06/2011 12:16:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono perplesso. È come se mi fossi perso qualcosa, ma non so ancora cosa. In ogni caso il film spagnolo evidenzia come in europa ci si stia muovendo bene per quanto riguarda pellicole horror/fantascienza.

I personaggi son adatti e assolutamente in parte, come pure costumi e scenografie son ricreati in modo ideale e claustrofobico. Questa parte, quella diciamo visiva, è decisamente quella che colpisce. Ora mi sto chiedendo; ma c’era qualcos’altro? Ti lascia con un sì, ma probabilmente è un no, o viceversa.

Il film è uno scorcio pessimista di una vita sotto terra, una conseguenza di una cosa che l’uomo non sembra mai aver mai imparato nei secoli di storia; non fare la guerra. L’immagine finale la capisco, ma non riesco a inserirla nel contesto, come se avanzasse un pezzo di un altro puzzle. Tutto casuale oppure ha un senso? L’hora fria qual’è e cos’è esattamente?
Forse il bisogno di sempre cercare una risposta, o che te la imbocchino, è una malsana abitudine.
Febrisio  18/06/2011 16:59:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dimenticavo l'associazione che mi venne in mente:
al fumetto "Blatta" di Ponticelli con risvolti sociali diversi ma altrettanto futuristico e claustrofobico.
Pensandoci questi fumetti sarebbero degli ottimi spunti per fare dei film, e non SEMPRE E SOLO prendere quelli della marvel e compagnia bella.