julian 7 / 10 10/01/2012 15:39:14 » Rispondi Questo di Limitless è uno di quei felici (o infelici, dipende dal punto di vista) casi in cui la baracconata action ha uno spunto davvero interessante. Riassunto all'estremo il film è: cosa succederebbe se esistesse la pillola per il successo e pochi ne fossero a conoscenza ? L'enorme questione etica alla base, che accomuna tutte le rivoluzionarie scoperte fantascientifiche e non, è proposta allo spettatore, il quale ne valuta la liceità e l'effettivo impatto sulla società: evolutivo (da un punto di vista prestazionale) o involutivo (da un punto di vista morale) ? E' più o meno lo stesso discorso che si può fare con Minority Report o, se vogliamo tirare in ballo anche gli sci-fi più esagerati e irreali, Repo Men e The Island. Comunque sia, il film è scorrevole e piacevole, regia drogata a parte, quella che, per intenderci, contraddistingueva anche Crank, frenetica e schizzata proprio per rendere l'effetto accellerato che il veleno lì e la pillola qui danno sull'organismo.
Il finale ritengo sia eccellente: un happy ending certo, ma solo per Eddie Morra. L'essere umano, la sua lotta per la sopravvivenza, la cosiddetta meritocrazia vengono letteralmente subissati da un'invenzione chimica, quella che gli studenti di tutto il mondo avranno desiderato avere a portata di mano in vista di un esame. Le capacità di un singolo, la creatività e il genio personale vanno a farsi fott.ere. Ed è quello che succede continuamente al giorno d'oggi, senza bisogno di droghe perchè bastano i soldi. E' una metafora degli arrampicatori sociali e delle scorciatoie sulla vita; tutto il film, e il finale sopra tutto, è una metafora. E nel suo finale dal sapore amarissimo, è superiore a Minority Report.
oh dae-soo 10/01/2012 22:54:13 » Rispondi hai detto tutto. Leggendoti mi rendo conto che il mio commento era molto incompleto, avevo forse perso la vera e propria anima (nera) della pellicola.
julian 10/01/2012 23:05:33 » Rispondi Credo che il mio maggior vizio quando si tratta di cinema sia che, quando mi piace un film, riesco a trovare qualsiasi scusa per difenderlo ed esaltarlo. Fatto sta che quando una pellicola riesce ad innescare degli interrogativi e delle discussioni, per me è già riuscita. Lascio aperta la possibilità che tu sia dalla parte della ragione e che, si, il film dà un messaggio sbagliato. Anche perchè Neil Burger è un americano cazz.one che ha diretto quello schifo di The Illusionist. Ma comunque preferisco non pensarci.
oh dae-soo 10/01/2012 23:38:38 » Rispondi Ho lo stesso tuo vizio. Però, se malgrado il vizio dell'assoluzione non riesco proprio a difendere un film, allora mi scateno. Direi che nel 99% dei casi però accade solo con gli horror di quarta classe.