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HABEMUS PAPAM regia di Nanni Moretti

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Goldust     7 / 10  28/04/2012 11:03:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film che si basa essenzialmente sulla straordinaria e misuratissima interpretazione di Michael Piccoli. E' chiaramente interessante l'idea di partenza di Moretti, che però doveva essere sviluppata meglio; la "misura" infatti non è sempre la stessa, e se la partita a scopa tra i Cardinali ( e Moretti stesso ) strappa qualche risata il torneo interno di pallavolo è talmente greve che, per rimanere in tema, ha il sapore della blasfemia.
Mi è sembrato un film sulla solitudine, marcatamente pessimista. A completamento del percorso del Papa, che pare acquisire una nuova consapevolezza grazie alla sua inaspettata esperienza umana a contatto con la società, mi sarei aspettato un finale diverso.
Niko.g  29/04/2012 13:06:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono d'accordo con te quando accenni al sapore della blasfemia.
Concordo anche sul pessimismo. D'altronde l'impronta pessimistica, tipica del regista, è quella di una generazione che ha eliminato Dìo dalla propria vita, riconducendola ad un semplice ammasso di pulsioni e istinti, da cui deriva la presenza quasi costante di psicanalisti "punti di riferimento" nei film dell'ateo Moretti.
In questo film ve ne sono ben due (lui e Margherita Buy). Nel Vaticano "stile Moretti" non vi è traccia di guide spirituali ;-)


Goldust  30/04/2012 15:20:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' molto vero quello che dici: l'ho trovato pessimista perchè nel film i personaggi vengono rappresentati spesso da soli ( il Papa in giro per Roma, il portavoce, i due psicanalisti ), oltre al fatto del finale che è tutt'altro che consolatorio. L'unico altro film di Moretti che ho visto è stato la stanza del figlio, ed anche quello in fatto di pessimismo non scherzava..