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HABEMUS PAPAM regia di Nanni Moretti

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The Gaunt     7½ / 10  28/04/2011 21:48:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Habemus papam, anzi no. Pesante è il fardello di colui che rappresenta Dio in terra, primo e ultimo dei suoi servitori e guida spirituale del mondo cattolico. Un ruolo istituzionale nato e consolidato nei secoli, ma che nessuno dei cardinali del Conclave desidera. Tutta la sequenza iniziale dell'elezione del pontefice pone in evidenza la questione che sta al centro del film: la rinuncia ad un ruolo.
Il barile viene scaricato sul cardinale Melville, poteva essere un qualsiasi altro cardinale il risultato sarebbe stato lo stesso. Moretti in questo senso semplifica in maniera funzionale ogni componente del Conclave, ognuno interscambiabile con l'altro e perfettamente omogeneo, un corpo unico. Non pone problemi sulla Fede, non ci sono giochi di potere o intrighi, solo l'attendere di un "rompete le righe" dopo l'ufficializzazione al popolo dei fedeli e sospirare per il mancato pericolo.
Michel Piccoli è bravissimo nel ruolo di un uomo a cui è stato assegnato un peso enorme, preso dallo smarrimento, terribilmente solo e lasciato solo.
La rinuncia al ruolo di papa e guida spirituale è la rinuncia al ruolo istituzionale cui la Chiesa è stata fondata. Ma se si rinuncia a questo ruolo allora che cosa è la Chiesa oggi? Moretti non si spinge oltre. A mio parere è più importante porre la domanda semplice e diretta, che dare una o più possibili risposte. L'attualità in questo senso ci può dare una mano. Sarebbe interessante inoltre verificare se il finale di questo film si riveli abbastanza profetico come quello del Caimano.