Reservor dog 7½ / 10 18/04/2011 17:26:51 » Rispondi E' prendendo a riferimento una delle figure più solenni, e che erroneamente siamo portati a credere impermeabile al dubbio, che Moretti comincia la sua "indagine" all'interno dei timori umani, inducendo lo spettatore ad avvertire una certa empatia, quasi un'identificazione col protagonista. Perché le paure che colgono il nuovo pontefice sono del tutto umane, del tutto riscontrabili in ognuno di noi, e fanno affiorare quel senso di inadeguatezza e timore che si avverte nel momento in cui siamo chiamati a compiere il nostro destino, ad esser ciò che gli altri si aspettano da noi. Mirabile la prova di Piccoli e affascinanti le ambientazioni. Forse non è il miglior Moretti, ma di sicuro un ennesimo tassello che va ad impreziosire il crescendo artistico del geniale regista. In tempi come i nostri, dove l'egocentrismo più sfrenato porta uomini miseri e senza qualità a reputarsi indispensabili e al di sopra della legge e della morale è significativo assistere ad una storia del genere. Come sempre è accaduto, Moretti arriva nel momento giusto al posto giusto (ogni riferimento a larghe fette della nostra classe dirigente è fortemente voluto).
Jason XI 19/04/2011 12:10:54 » Rispondi Dog.. stai attento a cosa dici..... altrimenti qualcuno potrebbe offendersi e citare Moretti per l'ennesimo film politico contro il nanetto..... ;)
Reservor dog 19/04/2011 17:02:45 » Rispondi Come vedi, a scanso d'equivoci, ho infatti preferito parlare di larghe fette della nostra classe dirigente, senza entrare nello specifico... la sostanza comunque (e purtroppo) non cambia.