driver 6 / 10 20/12/2004 20:48:15 » Rispondi Dopo aver visto Tandem e L’uomo del treno (forse i due film più famosi – e riusciti – film di Patrice Leconte) e soprattutto dopo aver letto recensioni positive, credevo di vedere un ottimo film. E dare la colpa all’aspettativa, come ho già detto, è triste. L’idea iniziale è eccezionale e molto indovinata: una signora che anziché andare dallo psicanalista, sbaglia porta (apposta? Si chiede qualcuno durante il film: lo psicanalista ha perso una cliente= soldi o dà un’ipotesi di una malattia mentale di una non-paziente o, perché no, ex-paziente?) ed entra da un commercialista. Lei è troppo nervosa, lui è abituato a scenate del genere da parte dei suoi clienti: le loro conversazioni continuano, e continuano e continuano e continuano. E’ proprio questo il problema del film: la storia (dopo l’idea iniziale, come ho detto) non va più avanti. Non è un film difficile da girare, ed è una sceneggiatura molto a rischio-sopportazione se non è tenuta completamente su dai due bravissimi protagonisti (ma anche dallo psicanalista). Mancano le sottigliezze e la leggera, ridente ironia de L’uomo del treno. Manca soprattutto la contrapposizione burbero (Halliday) e simpatico vecchietto (Rochefort). In fondo, finanziere e paziente, qui sono uguali. Un’ultima constatazione: l’avete mai visto un lettuccio da studio psicanalitico dentro uno studio di un commercialista? “Delusione e togli un po’.”
maremare 21/12/2004 01:00:38 » Rispondi Leconte è noto soprattutto per 'Il marito della parrucchiera'..
driver 21/12/2004 13:29:50 » Rispondi non l'ho visto. di cosa parla?
gerardo 21/12/2004 13:30:11 » Rispondi Sì, ma siccome ha visto solo Tandem e L'uomo del treno se li "spende" al meglio...
driver 22/12/2004 20:45:49 » Rispondi ah il caro amico di lavorare con lentezza... in realtà ho anche visto l'amore che non muore, uno dei2 e rue des plaisirs, che sono abbastanza brutti e molto, molto noiosi
abacab 24/12/2004 17:18:24 » Rispondi Ma che film hai visto Driver? Ti cito:"E’ proprio questo il problema del film: la storia (dopo l’idea iniziale, come ho detto) non va più avanti." E' proprio qui che ti sbagli.E' qui che il film inizia.Quando lei nonostante avesse capito che non era uno psicanalista sente di aver bisogno comunque, e di trarne benessere,di continuare a confidarsi con uno sconosciuto.
"Non è un film difficile da girare, ed è una sceneggiatura molto a rischio-sopportazione se non è tenuta completamente su dai due bravissimi protagonisti (ma anche dallo psicanalista)."
Qui ti do ragione sono tutti bravissimi gli attori.
" Manca soprattutto la contrapposizione burbero (Halliday) e simpatico vecchietto (Rochefort). In fondo, finanziere e paziente, qui sono uguali."
E meno male che sono due persone simili altrimenti avrebbe rifatto lo stesso film con ettori diversi.Non ti pare?
"Un’ultima constatazione: l’avete mai visto un lettuccio da studio psicanalitico dentro uno studio di un commercialista?"
Quello è un comunissimo sofà o canapè, usatissimo in Francia, (come ricorda il protagonista che lo dice testualmente) per fare dei veloci "riposini" quando se ne sente il bisogno.Non pensare che i registi e tutto lo staff di un film siano più ignoranti di te.Sii un po' più umile ragazzo o almeno più attento ai dialoghi.In questo tipo di film il dialogo è la cosa più importante.