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CONFIDENZE TROPPO INTIME regia di Patrice Leconte

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Invia una mail all'autore del commento GiorgioVillosio     7 / 10  05/12/2004 13:46:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giorgio Villosio da Torino giorgio.villosio@virgilio.it

Film : Confidenze troppo intime
Regia : Patrice Leconte
Testo: P.L.è il regista de “L’uomo del treno”, dove già dava prova di buone capacità narrative, per storie concepite con fredda cerebralità su estrose trovate. Semplice in sè il meccanismo creativo: “invento una vicenda originale e curiosa, e ci costruisco sopra un intero racconto, anche con pochi sviluppi e ritmi molto lenti”. Le “Confidenze troppo intime” sono, nella fattispecie, quelle fatte da una donna sulla quarantina, in crisi matrimoniale, ad un fiscalista da lei creduto erroneamente psicanalista. Scontato il contenuto: i soliti problemi di coppia, caduta del desiderio maschile, e conseguenti depressione e perdita di autostima da parte femminile.
Il fiscalista, psicologo improvvisato, viene coinvolto profondamente dalle storie della donna, fino ad innamorarsene, seguendola, infine, al sud della Francia, dove lei andrà ad iniziare una nuova vita. Il film scorre su binari paralleli con due temi diversamente definiti: il destino fatalmente caduco dell’amore di coppia e gli strumenti vincenti della psicanalisi per spiegare all’individuo le motivazioni profonde del suo comportamento. “La psicologia è il romanzo dell’anima”, diceva Musatti; e, come in un romanzo, il malcapitato fiscalista va scoprendo grazie all’analisi improvvisata, la sua storia personale, insieme a quella dell’ affascinante “paziente” Anna.
E tale viaggio all’interno del sé, lo porterà infine ad una svolta radicale dell’esistenza, cioè al “cambiamento” , tanto predicato dalla psicologia.
Secondo le prime recensioni uscite in proposito, il film starebbe a dimostrare che i professionisti del settore, psicologi e psicanalisti, sarebbero facilmente sostituibili da persone di comune buon senso, o da amici compiacenti; e che l’individuo singolo possa e debba leggere da sé il “romanzo della propria anima”. A mio avviso, invece, il racconto dimostra propriamente il contrario: e cioè che l’individuo non sappia trovare da solo la via dell’autoconoscenza, ma che debba essere maieuticamente pilotato da chi possegga certi strumenti. Tanto è vero che, il protagonista , sedicente psicologo, deve ricorrere per primo ai lumi di un vero professionista finitimo, per arrivare a penetrare l’anima della sua “finta ” paziente( e, senza manco rendersene conto, in primis la sua stessa). Va ricordato che, prima della sistematizzazione della psicologia freudiana, il disegno dell’anima veniva letto e interpretato in prevalenza da pensatori religiosi, che tendevano a specularci per imporre il loro potere; e che, in tal senso, la nascita della moderna psicologia laica, induceva una vera e propria rivoluzione, ridonando all’individuo la padronanza del suo destino.
Nel film, poi, si racconta ancora il fatale “de profundis” dell’amore di coppia. La protagonista, in cerca di appoggio dal finto analista, lamenta la fine del rapporto matrimoniale che lei stessa ha prodotto (addirittura, simbolicamente, cerca di sopprimere il marito investendolo semicasualmente con l’auto). E dopo, quando va a piangere le lacrime del coccodrillo, è senza manco saperlo, in cerca di una palingenesi, di una rinascita in virtù di un nuovo amore; cui arriva, peraltro, dopo avere seguito ipocritamente tutte le strade di un improbabile recupero.
Nulla di Male! Questa è la natura! Ma bisogna averne coscienza, senza nascondersi dietro al dito fasullo di ipotetici amori eterni; l’amore esiste, ma è in continua evoluzione, come tutto ciò che è della nostra specie. E resta una ineccepibile considerazione di base, vero punto di forza del film:
nel doloroso cammino dell’esistenza, il bisogno fondamentale dell’individuo è quello di essere ascoltato e di entrare in relazione col mondo circostante, ottenendo consenso ed ammirazione; in un quadro in cui l’amore di coppia risulta senz’altro “una parte”, ma non certamente “il tutto”.
La verità sta ancor prima nell’interscambio con gli altri; come dimostra nel film la splendida “amicizia-relazione” instauratasi tra il vero e il presunto psicanalista. Ottima l’intepretazione del ruolo di Anne, una intensa e fascinosa Sandrine Bonnaire; forse più convincente di quella del noto comico Fabrice Luchini, qui riciclato in una parte seria, dall’espressione troppo uniforme (quasi un vezzo ,quello del regista, di impiegare intepreti insoliti, come il cantante Johnny Hallyday ne “Luomo del treno”).

Invia una mail all'autore del commento kowalsky  16/12/2004 15:45:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un commento perfetto, complimenti Solo un disappunto: per me Luchini è stato straordinario Il discorso sul bisogno di avere "chi ha in mano gli strumenti adatti" beh può darsi ma dal mio punto di vista personale - e senza essere qualunquista - servono soprattutto le persone con cui confidarsi, e non è detto che sia l'analista di turno ciao
Invia una mail all'autore del commento GiorgioVillosio  13/02/2005 12:33:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie
Scusa ilritardo.....leggo sovente tuoi commenti..
Ne ho fatte altre dopo questa...
ciao
GV
andreapau  10/12/2004 11:14:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sei veramente piu'noioso di mia suocera
giuly26  13/12/2004 10:49:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
beh ma se non hai voglia di leggere puoi anche fare a meno! a me fa piacere leggere qualche opinione un po' piu corposa..
Invia una mail all'autore del commento GiorgioVillosio  13/02/2005 12:30:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie , sembri l'unica ad apprezzare un po'
Ciao
GV
maremare  11/12/2004 00:32:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ammappate che recensione.. da come scrivi sembri del settore..


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Deni  10/12/2004 00:35:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
CHE @@!!!!
BASTA CON STI PAPIRI!!!
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  13/12/2004 16:47:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non siete costretti a leggere,
ci sono un sacco di commenti tipo "bellissimo", "wow", leggi quelli!
andreapau  15/12/2004 12:33:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie,paparino ma non c'è bisogno di offendere.tra wow,bellissimo e un indigesto polpettone pretenzioso e pomposo,esistono vie di mezzo..la sintesi è una gran dote per chi scrive ed è molto apprezzata da chi legge.nessuno mi costringe a leggere,ma chi scrive,lo fà per essere letto...quindi essendo io un utente ho il diritto di consigliare al recensore,una maggiore fluidità di scrittura.non capisco,è un tuo amico anche lui?oltre ad essere BAROCCO,nel commento c'è veramente ben poco...parlando di sostanza.ciao caro
maremare  17/12/2004 00:39:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
andrè, non mi sembra che Lot abbia offeso nessuno, tu piuttosto stai un poco esagerando.
Te lo dice uno che della sintesi ne fa un vanto.
L'utente che ci ospita potrà essere poco avezzo ad un sito come questo, ma ciò non toglie che sia libero di esprimere le sue idee.
Ce ne fossero di persone intelligenti che amano il cinema e desiderano parlarne.
Che poi il suo commento sia troppo settoriale è un altro discorso.
Che abbia lasciato nome e cognome può essere un'ingenuità che nulla toglie alle sue qualità intellettuali, decisamente sopra la media del sito.
andreapau  17/12/2004 09:37:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
infatti,il mio primo commento è stato poco piu'che scherzoso:"sei piu'noioso di mia suocera"..ho risposto male a lotito perchè è stato lui a pendere sul serio la rivolta nei confronti di mister logorrea...le cui idee nessuno contesta...che è intelligente e ama il cinema
Invia una mail all'autore del commento GiorgioVillosio  13/02/2005 12:19:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa il ritardo, ma non conosco bene i meccanismi
Grazie cmq per la rsiposta. Sono giornalista e abituato a essere letto.....ma scrivo recensioni di film da poco, e i riscontri mi interessano (nel bene e nel male). Se voglio so essere anche molto sintetico....ma qui, dove sono libero da input editoriali...mi piace essere me stesso, e andare afondo nei contenuti. Non amo le critiche "essenziali": e cioè : "Bello.....mi è piaciuto..."
Secondo me i giudizi, per essere validi, devono esere circostanziati.
Pensa che ho iniziato solo da pochi mesi con le recensioni, e solo per riuscire a ricordare i film.....perchè il giorno dopo li dimenticavo
Ciao
GV
Invia una mail all'autore del commento GiorgioVillosio  13/02/2005 12:19:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa il ritardo, ma non conosco bene i meccanismi
Grazie cmq per la rsiposta. Sono giornalista e abituato a essere letto.....ma scrivo recensioni di film da poco, e i riscontri mi interessano (nel bene e nel male). Se voglio so essere anche molto sintetico....ma qui, dove sono libero da input editoriali...mi piace essere me stesso, e andare afondo nei contenuti. Non amo le critiche "essenziali": e cioè : "Bello.....mi è piaciuto..."
Secondo me i giudizi, per essere validi, devono esere circostanziati.
Pensa che ho iniziato solo da pochi mesi con le recensioni, e solo per riuscire a ricordare i film.....perchè il giorno dopo li dimenticavo
Ciao
GV
Invia una mail all'autore del commento GiorgioVillosio  13/02/2005 12:20:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa il ritardo, ma non conosco bene i meccanismi
Grazie cmq per la rsiposta. Sono giornalista e abituato a essere letto.....ma scrivo recensioni di film da poco, e i riscontri mi interessano (nel bene e nel male). Se voglio so essere anche molto sintetico....ma qui, dove sono libero da input editoriali...mi piace essere me stesso, e andare afondo nei contenuti. Non amo le critiche "essenziali": e cioè : "Bello.....mi è piaciuto..."
Secondo me i giudizi, per essere validi, devono esere circostanziati.
Pensa che ho iniziato solo da pochi mesi con le recensioni, e solo per riuscire a ricordare i film.....perchè il giorno dopo li dimenticavo
Ciao
GV
Invia una mail all'autore del commento GiorgioVillosio  13/02/2005 12:26:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa il ritardo..ma come tu hai capito sono poco pratico (vedi l'imgenuità del nome.....). Scrivo recensioni da pochissimo, soprattutto per ricoordarmi dei film, che altrimenti dimentico subito! Però vado prendendoci gusto. Potrei essere molto più sintetico... ma non voglio perchè questa è un'attvità libera....Già siamo obbligati come giornalisti a subire input e tagli dagli editori!!
Ciao e grazie
GV
SPARASENTENZE  15/12/2004 22:22:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
UAU!
SPARASENTENZE  15/12/2004 22:19:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
PERCHE'? PER-CHE'? Che senso ha lasciare qua cotal recensione? non dico che sia scritta male: dico che recensioni simili le trovo quando che so, voglio vedermi un filmche mi attira ma non conosco, allora cerco in rete vaire recensione...mi pare troppo tronfio questo modo di recensire IN QUESTO SITO. Lascia pure tutti i dati! Ma chi ti chiama! se vuoi lasci l'email come fanno gli altri!
andreapau  16/12/2004 13:00:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hai perfettamente ragione SPARASENTENZE..tronfio è la parola giusta per un esaltato...sembra abbia la targa del megapresidente galattico i fantozzi:dott,ing,prof,egr,sig,santità,eccellenza,eminenza,maestà...MAVAC******!!!
SPARASENTENZE  17/12/2004 20:14:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti ringrazio. Il fatto è che rimango basito di fronte alla impostazione concettuale che sta dietro a quella recensione (o meglio:non il contenuto, ma il fatto di volerla donare a noi altri utanti a mo' di..che so, IPSE DIXIT, o tavole di Mosé). Ciao.