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LA FINE E' IL MIO INIZIO regia di Jo Baier

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pier91     6 / 10  10/04/2011 01:53:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Conoscevo poco Tiziano Terzani, ne avevo visto qualche anno fa un'intervista a scuola, durante l'ora di religione (il professore lo adorava). Ho dovuto resistere per tutta la durata della pellicola contro la voce malefica dentro di me che criticava ogni parola pronunciata dal bravo Bruno Ganz (doppiaggio inadeguato a parer mio). All'ennesimo attacco all'individualismo e all'egoismo umani non ho potuto fare a meno di pensare ad Ayn Rand, autrice tragicamente bistrattata in Italia, ma che io amo. Non la amo, attenzione, nel senso che assorbo inerme tutto quel che sostiene. La amo perché, seppur spesso eccessiva e radicale, soprattutto nelle idee politiche, ha una visione della vita che trovo, caso raro, perseguibile. E' madre, non a caso, dell'Oggettivismo e seguace dell'egoismo razionale. In altre parole, quando Terzani dichiara dolente che l'uomo E' egoista, la Rand risponde che l'uomo DEVE essere egoista (detta così è fuorviante, me ne rendo conto). Due filosofie agli antipodi, tanto più degne d'interesse se messe a confronto.
Il film mi ha allontanato ancora di più, se possibile, dalle correnti di pensiero mistiche/ ascetiche. Mi incuriosisce il Terzani viator, mentre provo antipatia per il Terzani "maestro di vita", supponente e incoerente. Ma non sarei potuta arrivare a questa conclusione senza gli spunti della pellicola. Peccato per la regia, a tratti davvero irritante e per un Elio Germano sottotono, quasi intimidito.