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BORIS - IL FILM regia di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo

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hghgg     7 / 10  17/05/2014 11:22:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ero un po' diffidente riguardo al passaggio di "Boris" dal piccolo al grande schermo e invece mi sono trovato davanti un prodotto dignitosissimo seppur non pienamente convincente. Le idee ci sono ancora, alcune gag sono molto riuscite, alcune sequenze molto divertenti, l'amarezza di respira più che mai anche se l'abilità nel riportarla nella narrazione ha forse perso, a questo punto, un po' di freschezza e spontaneità ma non c'è nulla da questo punto di vista che risulti forzato, cosa che accade invece per alcune scelte di sceneggiatura e regia, come ad esempio l'affrettata parte finale che si sbriga a chiudere tutte le porte e a sbrogliare in un attimo tutti i fili, ecco tutta quella parte non m'è piaciuta e sembrava davvero scritta da quei tre (GENI sia chiaro) idioti di sceneggiatori.

La prima parte invece è molto bella e molto divertente, i tre sceneggiatori e Renè/Pannofino assolutamente sugli scudi, si sprecano le trovate intelligenti, valide ed esilaranti. Buona la critica al mondo del cinema italiano, un mondo in gran parte marcio e meritevole di calci nel deretano e ovviamente come "bersaglio critico di superficie" non potevano che esserci i cinepanettoni. Eh be, ci sta.

Il film poi è anche una grande reunion finale di tutti i personaggi e i volti che si sono susseguiti nelle tre stagioni di "Boris"; ci sono praticamente tutti, alcuni francamente un po' inutili e buttati lì per far presenza (tipo i ritorni di Karin o della figlia di Mazinga) altri invece perfettamente centrati ed azzeccatissimi, come La Cagna Maledetta Carolina Crescentini (è spaventosamente non-brava in questo film, da applausi, una delle migliori) o il solito Glauco/Tirabassi. Splendido l'utilizzo di uno Stanis-Sermonti divertentissimo, più in disparte del solito ma che riesce ad utilizzare egregiamente i suoi spazi e le sue sequenze. Non male il personaggio della migliore attrice italiana, sembra quasi una parodia di una Margherita Buy...

Si chiude (moolto "alla càzzo di cane") anche la sotto-trama sentimentale tra lo stagista e la Guzzanti.

Diciamo che il film di "Boris" a mio avviso non ha retto la durata cinematografica, divenendo più affrettato, forzato e meno ispirato man mano che si avvicinava il finale. Bella però la sequenza al ralenty con Stanis-giovane Ratzingher, molto divertente.

Prodotto dignitoso e più che discreto, se non dovessimo più sentir parlare di "Boris" questo film sarà comunque stata una degna chiusura di sipario.

E i tre sceneggiatori so' sempre li mejo.