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L'ISOLA DELLE SVEDESI regia di Silvio Amadio

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4½ / 10  10/01/2013 11:07:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un po' di romanticismo, qualche castigato intermezzo erotico e un finale drammatico, questi gli ingredienti principali de "L'isola delle svedesi", filmetto scialbo e facilmente prevedibile, incredibilmente replicato sulla stessa solfa per più di un'ora e quindi fatto virare verso un finale che definire annunciato è poco.
Le idee sono davvero ridotte al minimo e se il tutto non è completamente da buttare gran parte del merito deriva da un piacevole appagamento estetico fornito dalle stupende location marittime e dall'avvenenza delle due protagoniste.
Cathreine Diamant ed Ewa Green sono coinvolte in scenette lesbo che all'epoca sicuramente suscitarono clamore, tanto che in più di una sequenza sembra evidente l'intervento della solita becera censura. Al poliedrico Silvio Amadio è giusto riconoscere un certo coraggio nel trattare tematiche scabrose e inconsuete alla fine degli anni '60 per la cinematografia italiana. Oltre ai pruriti saffici però non si va, la sceneggiatura è davvero poca cosa e gli stessi aspetti erotici impallidiscono al cospetto delle scollacciate commedie tricolori che di lì a poco avrebbero invaso le sale tricolori.
Non male la colonna sonora anche se il rudimentale utilizzo a mo' di riempitivo alla lunga sfianca. Infine è imbarazzante notare il parallelismo tra una vita borghese intrisa di stereotipi e gravi problematiche sociali, queste tirate fuori a casaccio in un forzato contrasto populista.