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L'ISOLA DELLE SVEDESI regia di Silvio Amadio

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phemt     6 / 10  03/04/2011 19:53:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Script semplice e sviluppo un po' lineare e prevedibile per un thriller/erotico/esotico a firma di Amadio…
La sceneggiatura probabilmente occupava un paio di pagine: la Diamant scappa dal possessivo fidanzato e ripara presso un'amica ricca (la Green) che annoiata dalla vita mondana si è auto isolata su un scoglio in mezzo al mare (in realtà Caprera)… Qui scocca la scintilla che porterà ad una storia lesbo, in teoria, perché purtroppo in pratica i vari tagli censori di cui è stata vittima la pellicola lasciano parecchio alla fantasia dello spettatore, rovinata dal ritorno dell'uomo della Diamant convinto a riottenere le grazie della sua donna… Finirà in tragedia!

Amadio (che se viene ricordato è per alcuni film con la Guida a metà degli anni 70) ha poche idee ma tutto sommato chiare e pur non brillando particolarmente per raffinatezza la sua regia ha un senso logico, la fotografia a cura di Massaccesi è buona ma inficiata da alcuni effetti notte buttati a casaccio e le musiche ossessive, ma non sempre adeguate a dire il vero, sono di Roberto Pregadio…

Particolare il finale con la correlazione tra lo schiumare di onde ed i voli di gabbiani visti fino al quel momento con il caotico brulicare di formiche prima della parola "fine"!

L'idea è buona e in parte coraggiosa in un periodo culturale (il 68) appena cominciato e forse Amadio pagò l'essere in leggero anticipo sui tempi… In realtà pagò più che altro uno sviluppo prevedibile e privo di mordente, parecchi stereotipi sulla cultura del tempo (lo shopping, le sigarette accese in continuazione e subito spente, la passione per i viaggi in Africa e così via) e un po' di sana noia…
La particolarità positiva è che Amadio mischia parecchi generi del cinema bis (con l'immancabile pubblicità occulta presente in ogni dove) tanto che il finale può addirittura ricordare alla lontana un western…

Nel complesso tutto sommato sufficiente o comunque difficilmente giudicabile in maniera negativa anche perché è stato soggetto davvero a troppi tagli nell'arco degli anni…