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AMER regia di Hélène Cattet, Bruno Forzani

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ferzbox     8½ / 10  24/10/2013 17:19:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Amer è un bellissimo omaggio al cinema degli anni 70 costruito con una bellissima prova di regia e montaggio.
Capisco perfettamente se a qualcuno possa non essere piaciuto,ma "Amer" è senza dubbio un film che va visto con la giusta chiave di lettura.
Bisogna aver vissuto o conoscere bene il cinema(o basso cinema) di 30 anni fa per poterlo apprezzare completamente.
Ci sono diverse cose che si possono dire di questa pellicola;cerco di andare per ordine.

Prima di tutto parliamo della sua specularità con gli anni 70.
L'intera pellicola è un richiamo a quel periodo....la fotografia si trascina dietro quell'alone cupo tipico dei Thriller del periodo,le musiche sono pezzi famosissimi di altri film dell'epoca composte da Morricone o Stelvio Cipriani,alcune inquadrature(sopratutto i totali,le soggettive e i primi piani) sono un chiaro richiamo a quella tipologia di cinema.
Forse l'unica cosa che mancava per richiamare al 100% quel periodo cinematografico era la violenza non esasperata....elemento che invece,insieme al nudo,era frequentemente utilizzato...ma per il resto è un ottima citazione.

In secondo luogo bisogna sottolineare l'incredibile montaggio del film.
Registicamente parlando,"Amer" presenta una regia concepita molto sull'analisi dei particolari(caratteristica che affronterò dopo),ragion per cui gli stacchi presenti nel film sono innumerevoli.
Una carrellata di dettagli uniti a catena...un effetto domino impressionante,studiato a tavolino...non oso immaginare che lavoro titanico si sia svolto in sala di montaggio..per non parlare dello Storyboard....
La cosa più sorprendente è che nonostante sia farcito da questi stacchi continui,da questi particolari numerosissimi,il film risulta fluido;un montaggio difficilissimo che possiede il pregio di non inciampare mai....e non è una caratteristica da sottovalutare....

Terzo elemento notevole di "Amer" è lo stile narrativo.
Su questa pellicola si capovolge quello che solitamente è il normale svolgersi di una narrazione.
Il film utilizza pochissimi dialoghi e racconta tre episodi sostanzialmente corti(non solo per la durata,ma anche per gli avvenimenti)....tuttavia il regista si è soffermato sulle sensazioni dei personaggi(in particolar modo della protagonista).
Seguire la vicenda risulata spiazzante(sopratutto se si cerca qualcosa di diverso);il film cerca di trasmettere quelle sensazioni che proviamo ogni giorno,che quando sentiamo in quel breve lasso di tempo gli diamo importanza per dimenticarcene dieci secondi dopo(ci pungiamo sulla foglia di una pianta,sentiamo una ragnatela sulla faccia,ci accorgiamo di un insetto che ci cammina sul braccio,strusciamo la caviglia su uno spigolo ecc.ecc..).....inserire queste sensazioni in una situazione di pericolo o di angoscia,se fatto a regola d'arte,riesce a creare un fenomeno di immedesimazione davvero straordinario....
Il fantastico stile registico in simbiosi con il perfetto montaggio(di cui ho parlato prima) ha innescato un meccanismo narrativo sbalorditivo....bisogna veramente amare e conoscere il cinema per poter far questo....

Per concludere confesso di aver apprezzato l'idea di base che compone e mette in relazione i vari racconti.
Utilizzare lo stesso personaggio in età differenti,per raccontare tre episodi con identità proprie,l'ho trovavata un'idea splendida...

A mio giudizio si tratta di una pellicola davvero magnifica,sopratutto per chi ama fare e studiare cinema....e questo non è un punto a favore per gli spettatori occasionali,me ne rendo conto...