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PRIMA PAGINA regia di Billy Wilder

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     9 / 10  24/03/2008 23:34:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Senti, senti chi parla, i giornalisti. Un branco di analfabeti con la forfora sul collo e le pezze al sedere.
Che spiano dai buchi delle serrature e svegliano la gente nel suore della notte per domandargli se hanno visto passare un bruto in mutande.
Che rubano alle vecchie madri le fotografie delle figlie violentate in Novak Park.
Tutto perchè? Perchè un milione di commesse e di mogli di camionisti ci piangono sopra. E poi.... Il giorno dopo, la prima pagina serve ad incartareun chilo di trippa.."

Bellissima commedia del grande Billy Wilder, un mix inconfondibile di sarcasmo, genialità e cinismo.
Uno spaccato del giornalismo americano. Un film che i "servi" oggi giorno presenti nelle testate giornalistiche dovrebbero vedere e rivedere capendo il vero significato del giornalismo che non è asservire il potere ma bensì mettere a nudo gli abusi di quest'ultimo. Wilder in Thè Front Page evidenzia proprio ciò. Il giornalismo contro tutto ciò che è "casta"
Logicamente non è tutto rose e fiori. Wilder evidenzia come spesso esista la distorsione della notizia e la ricerca con ogni mezzo del colpo sensazionale.
Il direttore interpretato da Matthau è di un cinismo incredibile veramente fenomenale.
Bhè una nota di merito alla stupenda coppia Matthau-Lemmon che sfogiano una prova maiuscola, completamente calati nelle loro parti.
Quindi, per concludere, un film da vedere e soprattutto un capolavoro da riscoprire.
"Primo emendamento: garantisci la libertà di stampa e quindi anche della sala stampa"