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PRIMA PAGINA regia di Billy Wilder

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quaker     9½ / 10  17/12/2006 21:29:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non avevo ancora commentato Prima Pagina, uno dei film più brillanti, e sarcasticamente comici di Billy Wilder. Date un'occhiata si suoi voti su Filmscoop: credo che nessun altro regista abbia voti tanto alti (anche se, per molti suoi film, i voti sono davvero pochi).
B. Wilder (ma si deve pronunziare all'inglese o alla tedesca?) arriva a Hollywood negli anni '30, e, per una buona quarantina di anni, sforna una serie di film brillanti o drammatici, ma sempre eccellenti: è l'erede di Lubitsch, nel genere comico, con A qualcuno piace caldo; poi Sabrina, che consacra A. Hepburn, e dove anche Bogart riesce straordinario in un insolito ruolo brillante; ma anche nei film drammatici, da testimone d'accusa, alla fiamma del peccato, all'asso nella manica, fino a giorni perduti.
In Prima Pagina è ormai anziano, ma non ha perso la grinta: il mondo del giornalismo, il sistema politico e giudiziario americano (ed anche la psicanalisi) sono sbeffeggiati con crudele ironia. I due protagonisti decisamente in ombra rimane S. Sarandon) e soprattutto Matthau (attore qui veramente grandissimo, che inizia con ruoli drammatici, ma non sfonda, e solo da vecchio viene scoperto come comico, con risultati però non sempre felici) sono veramente ai massimi livelli.
Unico, lievissimo appunto al film: risente non poco del fatto di essere tratto da una commedia; si svolge, quasi tutto, in un unico ambiente (la sala stampa della prigione, mentre sta per essere eseguita una condanna a morte). Questo, come quasi sempre accade quando si trasporta su pellicola un'opera teatrale, rende il film poco "cinematografico", e dimostra come cinema e teatro siano due arti profondamente diverse e quasi opposte.