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ELITE SQUAD 2 regia di José Padilha

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  31/05/2011 14:23:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alza il tiro questa volta Josè Padilha, rafforzando la sua denuncia verso la corruzione che prospera in Brasile evidenziando il livello di collusione tra politica, pubblica sicurezza e criminalità di strada.
Il secondo capitolo dedicato alla forza paramilitare conosciuta con l'acronimo di Bope,ovvero i famigerati squadroni addestrati a combattere la delinquenza (solitamente con metodi feroci) nelle favelas, colpisce duro accusando un sistema governativo marcio e composto da politicanti corrotti,poliziotti avidi e reietti che diventano pedine sacrificabili di subdoli giochi di potere.
"Tropa de elite 2" non si concentra più sull'operato del Bope ma ne lambisce solo alcuni aspetti.Scegliendo il punto di vista ancora una volta di Nascimento, declassato a mansioni di ufficio dopo aver domato in maniera troppo violenta una rivolta carceraria,con stile documentaristico ci trascina in una guerra manovrata da uomini che si differenziano dai delinquenti di strada solo per i loro abiti imbellettati o per la divisa che indossano.L'atteggiamento violento e incline all'abuso di potere è la legge che scandisce i rapporti di sopravvivenza divenendo perfetta cassa di risonanza per un'opinione pubblica al solito ammaestrata con scaltrezza.
Padilha si affida ad uno script tortuoso che mai si inceppa, anche per merito di una voce narrante che pur invadente si carica della descrizione di ogni sviluppo, favorendo un'immediata lettura delle situazioni con protagonisti a volte un po' manierati e tuttavia credibili.
Da una parte c'è la presa di coscienza di Nascimento, le cui convinzioni dispotiche forgiate dal Bope vengono messe in discussione dal momento in cui capirà di non essere altro che l'ennesimo burattino manovrato dalle alte sfere,dall'altra l'impegno civile dell'attivista Fraga,voce (semi)isolata di un paese che ha bisogno di unione per sottrarsi al degrado sociale.
Il confronto con il primo film regge alla grande,c'è meno violenza e un aderenza ambientale di certo enfatizzata in alcuni risvolti,ma la resa di una lotta apparentemente impari giunge potente.