Goldust 7 / 10 26/02/2014 16:09:19 » Rispondi Dopo il bellissimo "Vertigine" di qualche anno prima, un nuovo ménage a trois firmato Preminger, questa volta più sbilanciato verso il lato melò dell'intreccio. Come allora il nome della protagonista fa bella mostra come titolo della pellicola ( l'italiano "lamante immortale" ha infatti poco senso ) e come allora la donna è il centro dell'universo: ne esce un ritratto di donna dalla personalità forte ed indipendente, in netto contrasto con le raffigurazioni femminee monodimensionali che molto spesso negli anni '40 venivano portate sul grande schermo. Tornando al film, è un balletto romantico ad alta precisione registica, a tratti anche un pò stucchevole a causa di qualche bizzarria di troppo, ma che riesce a mantenersi credibile grazie all'affiatamento delle sue tre star. La Crawford non ha la voce profonda della sua doppiatrice abituale, Tina Lattanzi, e questo è male.