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L'ASSO NELLA MANICA regia di Billy Wilder

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elio91     8½ / 10  29/06/2013 11:28:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' incredibile vedere (direi scoprire ma mi vergognerei per non averlo fatto fino ad oggi) quanto Billy Wilder sia attuale ora più che mai.
Il suo modo di approcciarsi al cinema in modo classico ma con l'invenzione di portarvi un cinismo non usuale, una sorta di parodia dei meccanismi massmediatici e cinematografici, personaggi tremendamente umani che amiamo anche per il loro squallore che lascia intravedere un lampo d'umanità di tanto in tanto dietro i loro occhi e gesti; tutto questo è stato Wilder.
"L'asso nella manica" è un altro film straordinario, ingiustamente dimenticato (specie in Italia) forse perché arriva dopo il successo di "Viale del tramonto"... ebbene, i livelli qualitativi se non sono gli stessi poco ci manca.
E' una trama incredibilmente spietata e cinica, Kirk Douglas si supera nell'interpretazione di Tatum dandogli inizialmente una spavalderia cruda e insensibile degna di un essere abietto con qualche piccolo paletto morale che puntualmente supera, per poi nella parte finale lasciarlo ridiscendere negli abissi dei sensi di colpa riacquistando tutta la sua umanità perduta.
La spettacolarizzazione dell'evento terribile che è quella di una morte in diretta, o di un salvataggio in extremis dato in pasto al pubblico senza scrupoli intrecciato ovviamente ai meccanismi politici, sociali e di interessi privati (spietato il personaggio della moglie di Leo Minosa) è qualcosa che ci colpisce. Noi italiani poi anni e anni dopo abbiamo avuto, se ce n'era bisogno, la conferma di quanto Wilder guardasse oltre l'orizzonte con l'incidente di Vermicino e la copertura mediatica che soffocò l'evento tragico in una tragedia spettacolarizzata di massa: da lì in poi tutto è diventato peggio, tutto è diventato come ne "L'asso nella manica".
Certo, l'esagerazione voluta e ricercata del luna park non è stata ancora raggiunta ma vale bene ricordare che Wilder a mio parere non ricercava un realismo esasperato ma parodizzava il reale.
Oltre ad avere doti di sceneggiatore era anche un regista al di fuori del comune: non ci si annoia mai e alcune scene, specie quelle di Tatum con Leo, sono realmente toccanti ed è difficile non emozionarsi.
Finale che è la degna conclusione di una catarsi che non può più riuscire per chi si è irrimediabilmente macchiato la coscienza in modo indelebile, troppo per essere cancellato.
Da vedere di corsa.